E’ riuscito a sfuggire allo sterminio della sua tribù, e a vivere da solo per 26 anni nella foresta amazzonica, senza alcun contatto con il resto del mondo. E’ morto l’Uomo della Buca, l’Indio do Borraco, come lo chiamavano in Brasile. Il corpo dell’uomo più solo al mondo è stato ritrovato il 23 agosto adagiato su un giaciglio che aveva allestito lui stesso, con le piume, come in un rito funebre tribale. La sua morte potrebbe risalire fino a 60 giorni prima, il cadavere era in avanzato stato di decomposizione. Gli ultimi sei compagni della tribù di Tanaru a cui apparteneva erano stati uccisi dagli allevatori illegali di bestiame o dai minatori d’oro per “liberare” il territorio. A trovarlo i funzionari del Funai, l’agenzia brasiliana che difende le 240 tribù indigene che vivono nei territori dell’Amazzonia. Aveva forse 60 anni, nessuno sa che lingua parlasse o come si chiamasse, per tutti era l’Uomo della Buca. Per tutti quelli che, nel 2018, lo hanno visto in un video sfocato girato di nascosto dal Funai, che tentava di studiarlo e proteggerlo, e che aveva anche organizzato una ricerca in un’area vasta ottomila ettari, per capire dove e chi fosse. L’Uomo scavava buche assai profonde per coltivare frutti con cui sfamarsi. Sul fondo, delle punte acuminate per difendere il suo cibo dagli animali.
La Costituzione brasiliana garantisce agli indigeni il diritto alle loro terre purché dimostrino di averle abitate da prima del 1998. Ed è pressoché impossibile perché, spesso, le tribù sono nomadi e si spostano a seconda delle esigenze ambientali e nutritive. E ancor più spesso, dunque, vengono depredate delle loro case e dei loro spazi da chi, agendo impunito e sfruttando la sottile linea della legalità, decide di accaparrarsi quel territorio per allargare le aree di pascolo o cercare l’oro nelle miniere sottostanti.
Intanto, l’Indio do Borraco ha resistito per più di un quarto di secolo da solo, ha visto morire parenti e amici, la sua comunità, ha assistito al genocidio, ed è morto com’è vissuto. Da uomo più solo al mondo, accompagnato nell’aldilà soltanto dalle sue piume.
Stefania Losito