“Inizia una nuova epoca per il sistema museale bolognese”, e un poco si impoverirà quello tarantino. Il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha presentato alla stampa Eva Degl’Innocenti, la vincitrice del concorso per la direzione dei Musei civici del capoluogo emiliano. Degl’Innocenti lascerà il Museo nazionale archeologico di Taranto MarTa, di cui è direttrice da sei anni. Quarantasei anni, pistoiese, archeologa di formazione, Degl’Innocenti ha sconvolto e rilanciato la realtà tarantina e non solo grazie alle sue idee da “rockettara dell’arte” (è un’appassionata del genere musicale, ndr): ha raddoppiato gli introiti del museo grazie ai social, ha portato il MarTa sul motore internazionale di ricerca più importante del settore, il Google Arts and Culture, nel 2020 ha ospitato per una visita tra i reperti l’influencer Chiara Ferragni e la direttrice creativa di Dior Maria Grazia Chiuri (in Puglia per la sfilata che si è tenuta a Lecce) con un notevole riscontro mediatico e di comunicazione. Solo un mese fa, poi, la suggestiva idea per Ferragosto, quando su TikTok ha pubblicato un video in dialetto tarantino in cui annunciava l’apertura del museo nel giorno di festa (“aperto per ferie”, era il claim). E, da ultimo, in questi giorni Achille Lauro realizzerà per il MarTa un “quadro sonoro” con l’Orchestra della Magna Grecia (https://radionorba.it/achille-lauro-un-quadro-sonoro-per-il-museo-di-taranto/).
A marzo scorso era anche apparsa in «Ritratte. Direttrici di musei italiani», una mostra che racconta donne alla guida delle principali istituzioni culturali italiane. Tra i 22 profili esposti a Palazzo Reale a Milano, e realizzati, per la Fondazione Bracco, dal fotografo francese Gerald Bruneau, già allievo di Andy Warhol, c’era anche il suo volto. Come a dire che in quello che fa “ci mette la faccia”.
Il 2 giugno scorso, per l’ottimo lavoro svolto, è stata insignita del riconoscimento di Cavaliere al merito della Repubblica da Sergio Mattarella, la cui cerimonia si svolgerà a dicembre.
Il suo mandato a Bologna inizia ufficialmente il 16 gennaio.
“Per me è un grande onore e un piacere ricoprire questo incarico”, ha detto in conferenza stampa, prima di esporre le
linee guida del suo mandato, che si fondano sulla volontà “dell’apertura a nuove collaborazioni e nuove forme di
partenariato con tutti i musei di Bologna”, (“privati, universitari, della diocesi”) e con i territori su scala nazionale. Obiettivo: “Affermare il ruolo dei musei come centri di ricerca, di cittadinanza attiva e strumenti di sviluppo”,
tenendo insieme “una vocazione territoriale” con “uno sviluppo internazionale dei musei”.
Stefania Losito