Sono 397 i falsi braccianti agricoli scoperti nel Foggiano dai finanzieri di Cerignola a seguito dei controlli effettuati congiuntamente con gli ispettori dell’Inps nei confronti di cinque società agricole operanti nel Cerignolano.
Le indagini, dirette dalla Procura di Foggia, sono iniziate dopo l’individuazione, durante le ispezioni amministrative in materia di lavoro, di elementi di anomalia meritevoli di approfondimento, tra cui falsi contratti di fitto, dichiarazioni di coltivazioni non eseguite ed altri artifizi contabili di vario genere.
Dai riscontri eseguiti dalle fiamme gialle è emerso che 5 imprenditori agricoli avrebbero fittiziamente assunto personale aprendo le relative posizioni contributive al solo fine di accedere agli emolumenti previdenziali, tra cui disoccupazione agricola, assegni per il nucleo familiare e maternità, indennità di malattia e sussidi legati all’emergenza Covid-19.
Attraverso assunzione di informazioni, analisi documentali ed acquisizione di dati presso enti ed uffici pubblici, i finanzieri hanno smascherato le false dichiarazioni dei datori di lavoro, individuando 67.517 giornate lavorative mai eseguite e che sono servite a giustificare l’indebita erogazione di indennità per un importo di oltre 2 milioni e 285 mila euro.
Al termine delle indagini, i presunti autori delle frodi sono stati denunciati per l’ipotesi di reato di truffa aggravata ai danni dello Stato.
Stefania Losito