Il Cremlino: l’Ucraina non vuole negoziare, ma Washington può avere influenza su Kiev
L’accordo che consente l’esportazione di cereali e altri prodotti agricoli dai porti dell’Ucraina attraverso il Mar Nero è stato prolungato di altri 120 giorni. Il segretario Onu Guterres si è detto soddisfatto e compiaciuto dall’estensione dell’intesa.
Intanto continuano i bombardamenti in diverse regioni ucraine. Segnalate esplosioni a Dzhankoi, in Crimea: forse colpito un aeroporto russo. Ed è arrivata anche la prima neve in Ucraina: molte aree sono prive di elettricità e mancano i riscaldamenti.
Sul missile caduto in Polonia martedì, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ammesso di non sapere cosa sia successo. Fino a ieri l’Ucraina ha negato che fosse proprio il razzo caduto, conclusione alla quale sono invece giunte gli Usa, la Polonia e la Nato.
Sull’attuale rallentamento delle truppe russe, Zelensky è convinto che si tratti di una pausa temporanea, “un’illusione di pace con cui la Russia tenta solo di preparare una nuova fase di aggressione”. La vera pace, ha detto il presidente ucraino, si raggiunge con più pressione su Putin.
Dall’altra parte il Cremlino ha dichiarato che l’Ucraina non vuole alcun negoziato e che la Russia non rinuncerà ai territori ucraini annessi. Secondo il portavoce di Putin, Dmitri Peskov , Washington è in grado di esercitare un’influenza su Kiev, rendendola più flessibile, se lo desidera”.
Gianvito Magistà