Riunione stamani a Palazzo Chigi all’indomani dell’attacco hacker su scala mondiale. L’incontro è stato coordinato dal Sottosegretario con la delega alla Cybersecurity Alfredo Mantovano, con l’ing. Roberto Baldoni e l’amb. Elisabetta Belloni, ed è servita a verificare che, pur nella gravità dell’accaduto, “in Italia nessuna istituzione o azienda primaria che opera in settori critici per la sicurezza nazionale è stata colpita”. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi. Nel corso delle prime attività ricognitive compiute da ACN-Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, unitamene assieme alla Polizia Postale, non sono emerse evidenze che riconducano ad aggressione da parte di un soggetto statale o assimilabile a uno Stato ostile; è invece probabile l’azione di criminali informatici, che richiedono il pagamento di un ‘riscatto'”.
“Il lavoro che ACN e Polizia postale stanno svolgendo in queste ore è anche quello di identificare tutti i soggetti potenzialmente vulnerabili, in modo da circoscrivere gli effetti negativi che potrebbero derivare non solo per i loro sistemi informatici, ma pure per la popolazione (si pensi alle ricadute relative al blocco del sistema di una ASL)”.
“Si rinnova pertanto la raccomandazione a che tutte le realtà coinvolte intensifichino le misure di prevenzione possibili,
ponendosi immediatamente in relazione con ACN, se non vi hanno già provveduto – si legge nella nota di Palazzo Chigi – il Governo, dando seguito a quanto previsto dal DL n. 82/2021, adotterà tempestivamente un Dpcm per raccordare il fondamentale lavoro di prevenzione delle Regioni con ACN. Nel contempo la stessa Agenzia istituzionalizzera’ un tavolo di interlocuzione periodica con tutte le strutture pubbliche e private che erogano servizi
critici per la Nazione, a cominciare dai Ministeri e dagli istituti di credito e assicurativi”.
Da febbraio 2021 “l’aggressione informatica “era stata individuata da ACN come ipoteticamente possibile” e “l’Agenzia aveva allertato tutti i soggetti sensibili affinche’ adottassero le necessarie misure di protezione. Taluni hanno tenuto in debita considerazione l’avvertimento, altri no e purtroppo oggi ne pagano le conseguenze”. Lo riferisce Palazzo Chigi, con un’analogia: “E’ come se a febbraio 2021 un virus particolarmente aggressivo avesse iniziato a circolare, le autorita’ sanitarie avessero sollecitato le persone fragili a un’opportuna prevenzione, e a distanza di tempo siano emersi i danni alla salute” per chi non l’ha fatto.
GLI INTERVENTI DI POTENZIAMENTO DELLA CYBERSECURITY IN PUGLIA – Nell’ambito del Pnrr, sono due i progetti della Regione Puglia ammessi a finanziamento per la realizzazione di interventi di potenziamento della cybersecurity. Lo annuncia la Regione che riceverà in totale due milioni. Il primo progetto riguarderà sia una valutazione dello
stato della sicurezza della Regione Puglia, delle Asl e delle agenzie e delle società in house regionali; sia l’incremento
della consapevolezza dei dipendenti e la conseguente misurazione del livello di consapevolezza raggiunto. Il secondo progetto è finalizzato al potenziamento del sistema di sicurezza cybernetica della Regione Puglia e ha come finalita’ quella di ampliare le capacita’ del sistema di DNS Security per estenderne la platea degli utilizzatori.
GLI INTERVENTI IN BASILICATA SULLA CYBERSECURITY – Aprire, per 20 giovani lucani, dai 18 ai 35 anni, le porte della formazione nel settore della cyber security: e’ questa la finalita’ del progetto creato da Sviluppo Basilicata e Innovery group, che e’ stato presentato a Potenza dall’assessore regionale alla formazione, Alessandro Galella, dall’amministratore unico di Sviluppo Basilicata, Gabriella Megale, e dai responsabili di una societa’ internazionale specializzata in servizi di sicurezza, Andrea Casadei Lucchi e Silvia Masciulli.
Fino al 19 marzo – e’ stato spiegato – si raccoglieranno i curricula degli aspiranti lucani ai 20 posti del corso di
formazione di 600 ore che consentira’ di qualificarsi come esperti della sicurezza in internet e che potranno essere
inseriti nel mondo del lavoro in uno dei settori che sta maggiormente crescendo e che necessita di figure altamente
specializzate.
Le figure che saranno formate avranno il compito di prevenire, rilevare e gestire le minacce di sicurezza informatiche, nell’ottica di proteggere le aziende e dagli attacchi informatici.
Stefania Losito