Al Policlinico di Bari, da circa sei mesi, è possibile curare simultaneamente cuore e polmoni grazie al nuovo ambulatorio Pneumologico-Cardiologico, dedicato ai pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva. Il nuovo servizio, si legge in una nota, è nato dalla collaborazione tra la professoressa Elisiana Carpagnano, direttrice dell’unità operativa di Pneumologia universitaria, il professor Andrea Igoren Guaricci, docente di Malattie dell’apparato cardiovascolare, e il professor Marco Matteo Ciccone, direttore dell’unità operativa di Cardiologia universitaria.
I pazienti, sottolinea l’ospedale, non accedono alla struttura tramite centro unico di prenotazioni (Cup), ma vengono indirizzati a questo tipo di controlli attraverso indicazioni di altri ambulatori sul territorio dopo il ricovero in malattie dell’apparato respiratorio, attraverso una valutazione preliminare dei pazienti con rischio di patologie cardiovascolari molto elevato. Una volta preso in carico, il paziente riceve la diagnosi combinata tra test respiratori e cardiologici, con pneumologi e cardiologi che definiscono insieme il piano di cura personalizzato.
L’obiettivo, si legge ancora nella nota del Policlinico, è “offrire una valutazione multidisciplinare unica, in cui pneumologi e cardiologi condividono competenze, diagnosi e decisioni terapeutiche per migliorare la qualità e la tempestività delle cure”. “Dopo i primi sei mesi di attività”, sottolineano la professoressa Carpagnano e il professor Ciccone, “il 18% dei pazienti ha ricevuto una nuova diagnosi cardiologica significativa e oltre un terzo ha beneficiato di modifiche terapeutiche mirate, sia respiratorie che cardiologiche, con miglioramento della prognosi”. I risultati sono stati sottoposti a una rivista scientifica internazionale e hanno ricevuto l’approvazione da parte del Comitato etico del Policlinico e l’invio per registrazione su ClinicalTrials.gov.
Vincenzo Murgolo
(Foto: ufficio stampa Policlinico di Bari)


