Il lockdown dei non vaccinati in Austria ha sortito l’effetto sperato, almeno nello scorso weekend. E’ boom di vaccinazioni nel paese, dopo che ieri è entrata in vigore la cosiddetta “regola del 2G”, cioè vaccinato (geimpft) xon almeno una dose o guarito (genesen). La ridotta vita sociale consentita a chi non si è sottoposto a vaccino ha accelerato la campagna: le somministrazioni sono triplicate nel solo fine settimana. La regola prevede, per chi non rientra nelle categorie e trasgredisce, una multa di 500 euro, mentre per i gestori degli esercizi di 3.600 euro. E il ministero dell’Interno annuncia controlli a tappeto con lo schieramento di 4mila agenti di polizia, più 800 poliziotti destinati soltanto alle attività di controllo. Esentati dalla regola del 2G gli ospedali, le case di cura, i minori di 12 anni e gli studenti fino ai 15, che possono sottoporsi a test antigenico o molecolare. Regola non valida nemmeno sul posto di lavoro, dove viene allargata a 3 G: vaccinato, guarito o testato, fino al 14 novembre. Obbligatoria la mascherina FFP2 in negozi musei e biblioteche.
La decisione di inibire l’accesso a bar, ristoranti e locali pubblici ai non vaccinati deriva dalla preoccupazione per il numero dei ricoveri in terapia intensiva dove sono 365 su 659 letti disponibili, più del 50%.
Stefania Losito