Dalla piazza di Bari per la manifestazione nazionale sul Lavoro, il leader del sindacato propone al governo lo slittamento a ottobre
“Evitiamo che la crisi del lavoro e lo sblocco dei licenziamenti dal primo luglio diventino una bomba sociale”. E’ il monito del segretario generale della Uil Bombardieri, a Bari per la mobilitazione nazionale “Ripartiamo, insieme” di Cgil Cisl Uil in tre piazze italiane (Bari, Torino e Firenze). In un’intervista a Repubblica, Bombardieri ha ricordato gli eventi drammatici occorsi nei giorni scorsi in Puglia. “Ieri, qui, abbiamo registrato due ulteriori vittime, figlie di una logica aberrante, perché non si vuole soltanto ripartire, si vuole recuperare il profitto perduto in questo anno e quel profitto si recupera sulla pelle dei lavoratori”. Il leader della Uil ha contato 300 morti sul lavoro dall’inizio dell’anno in Italia, “una strage silenziosa”, e due milioni di persone che rischiano di perdere il lavoro. Sono circa 2mila 500 le persone che si sono riunite a Bari in piazza della Libertà, davanti al Palazzo del Governo. A loro Bombardieri ha parlato della proposta fatta al governo di prolungare il blocco fino a ottobre. “E basta con il divario tra Nord e Sud”. Intanto Landini (Cgil), dal capoluogo piemontese, chiede che si evitino “ulteriori fratture sociali”. “Chiediamo che il governo faccia questo atto di attenzione verso il mondo del lavoro”, ha aggiunto. “La sicurezza deve diventare non un costo, ma un investimento e una carta d’identità di qualità del nostro Paese – ha proseguito Landini – perché continuare ad avere due o tre persone al giorno che muoiono vuol dire che siamo in una strage di cui si fa finta di non parlare o che non si vuole affrontare”. Per Sbarra (Cisl) serve un nuovo patto sociale, per andare verso “una vera stagione di investimenti pubblici e privati, di utilizzo trasparente delle tante risorse europee e nazionali, per sostenere la ricostruzione del Paese”. Sbarra, dalla piazza di Firenze, chiede anche che le parti sociali siano inserite in modo strutturale e permanente nella cabina di regia del Pnrr (Piano nazionale di rinascita e resilienza, ndr) e propone di accompagnare la fase di attuazione del piano, verificare il rispetto dei tempi, la qualità della spesa e i principi di trasparenza legalità, esercitando forti condizionalità alle imprese pubbliche e private che ricevono investimenti.
Stefania Losito