Il numero 1 degli industriali teme uno stop alle riforme
Attacchi ai sindacati ma anche al Governo. Carlo Bonomi, presidente degli Industriali italiani, va giù duro nel suo intervento al meeting di di Comunione e liberazione a Rimini. “Sono molto preoccupato – ha detto il leader di Confindustria – Temo che in autunno l’azione del governo venga fermata e non ce lo possiamo permettere. Abbiamo davanti due passaggi importanti: le amministrative in grandi città e dal 3 agosto il semestre bianco. I distinguo dei partiti sono già iniziati. Sono molto preoccupato che l’azione del governo sulle riforme sia rallentata da una maggioranza eterogenea”. Ma Bonomi critica anche i sindacati su covid e green pass: “Sono rimasto molto perplesso dell’atteggiamento di molti corpi sociali”, ha detto. “Ero convinto che sull’onda di quello che era stato un momento drammatico – forse qualcuno si è dimenticato degli oltre 128 mila morti nel nostro Paese – ci saremmo seduti a un tavolo e avremmo tenuto insieme il Paese”. Secondo il leader degli industriali i sindacati stanno facendo “un grande errore” a non aprire un dialogo per aggiornare i protocolli per la sicurezza sul lavoro stilati lo scorso anno. Ieri il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, ha invocato una legge per rendere obbligatorio il green pass sui luoghi di lavoro mentre il leader della Cigl, Maurizio Landini, è stato meno perentorio. “Troppo facile rimandare la lattina nel campo della politica – ha replicato Bonomi – C’è una differenza di posizione tra i partiti che difficilmente potrà farci arrivare a una legge”. Infine in merito alle morti sul lavoro Bonomi ha attaccato anche il ministro Orlando e il sottosegretario Todde che “pensano di colpire con un dl le imprese sull’onda dell’emotività di due o tre casi che hanno ben altra origine e su cui dobbiamo intervenire. Si possono istituire in ogni azienda delle commissioni paritetiche sui temi della sicurezza”. Bonomi è critico anche sul lavoro fatto per la scuola: “Siamo fermi allo scorso anno”.
Mauro Denigris