L’innalzamento delle temperature in Italia ha fatto aumentare l’acquisto di ciliegie, fragole e verdura di stagione
L’innalzamento delle temperature sull’Italia ha spinto il consumo di frutta e verdura da parte degli italiani. Le bolle di calore che hanno interessato città e campagne, hanno portato un aumento del 20% dei consumi di cibi Green.
Secondo Coldiretti l’andamento positivo dei consumi oltre che dai cambiamenti climatici e’ spinto anche dalla svolta green nell’alimentazione impressa dall’emergenza Covid con una crescente attenzione al benessere a tavola con la preferenza accordata a cibi freschi, genuini e dietetici.
L’aumento delle temperature -sempre secondo Coldiretti – sta peraltro favorendo i processi di maturazione nelle campagne con l’arrivo sul mercato di una più ampia gamma di frutta e verdura offerte, da nord a sud della Penisola. Ciliegie, fragole, nespole, asparagi, radicchio, rucola, ravanelli, zucchine, cavoli, patate, carciofi, finocchi, piselli, fave, carote, le prime angurie, meloni, albicocche e pesche ma anche mele, kiwi e le ultime pere e arance italiane aiutano a combattere l’afa, a idratarsi e a fare il pieno naturale di vitamine.
L’ortofrutta è la prima voce di spesa degli italiani per una media di oltre 105 euro al mese, per un quantitativo totale di circa 5,9 milioni di tonnellate lo scorso anno. Per garantirsi prodotti freschi e di qualità ma anche per sostenere il sistema produttivo nazionale duramente colpito dal clima per ottimizzare la spesa e non cadere negli inganni il consiglio della Coldiretti è di verificare la provenienza italiana, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori o nei mercati di Campagna Amica e non cercare per forza il frutto perfetto perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali.
Angela Tangorra