Sono stati revocati i domiciliari al barese Pasquale Finocchio, 66 anni, ex vicepresidente del Consiglio comunale di Bari, arrestato il 20 aprile scorso nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Napoli contro il clan camorristico Moccia. I giudici
del Tribunale del riesame di Napoli hanno annullato l’ordinanza del gip, accogliendo l’istanza del difensore, l’avvocato Roberto Eustachio Sisto, che aveva impugnato il provvedimento sia sulle esigenze cautelari sia sui gravi indizi di colpevolezza. “Il Tribunale del Riesame di Napoli – dichiara il legale – ha annullato l’ordinanza del gip cosi cancellando l’etichetta di camorrista che qualche giornalista imprudente aveva brutalmente attribuito a Pasquale Finocchio. Ma il tempo, soprattutto nelle vicende giudiziarie, è galantuomo e per la verità sono bastati meno di 20 giorni, giusto quelli per la celebrazione dell’udienza, per restituire la dignità, prima ancora che la libertà, a Pasquale Finocchio e riconsegnarlo, con la genuinità che lo ha sempre contraddistinto, alla sua gente e alla sua città”. Le motivazioni del Riesame si conosceranno tra 45 giorni.
Finocchio è accusato di traffico di influenze illecite con aggravante mafiosa per aver agevolato, secondo gli inquirenti,
l’espansione nel 2017 del braccio economico del clan Moccia in Puglia, l’azienda per il recupero di olio esausto ‘Soloil
Italia’ dell’imprenditore Francesco Di Sarno, ritenuto uomo di fiducia di Antonio Moccia.
Stefania Losito