
Un carabiniere 59enne di Ostuni, Carlo Legrottaglie, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco, giovedì mattina, nelle campagne di Francavilla Fontana, nel Brindisino. Era il suo ultimo giorno di servizio, poi sarebbe andato in licenza e, il 5 luglio, nel giorno del suo 60esimo compleanno, in pensione. I banditi sono stati catturati, uno dei due è morto.
Secondo gli investigatori, la prima delle due sparatorie che si sono succedute sarebbe avvenuta dopo un inseguimento sulla strada vecchia per Grottaglie, nel Tarantino, al confine con Francavilla Fontana, dov’era di stanza il brigadiere capo con il collega. I due erano stati chiamati per una segnalazione di una rapina in una stazione di carburante, al mattino presto. Sulla strada di campagna avrebbero visto un’auto fare inversione a U e si sarebbero insospettiti, imponendo l’alt al quale, però, i due malviventi non si sono fermati ingaggiando un inseguimento. A una curva, con la strada che si restringe, le auto si sono speronate e i banditi sono scesi dalla loro vettura sparando per coprire la fuga. I colpi hanno ucciso uno dei due militari, il 59enne di Ostuni, che aveva provato a rincorrerli a piedi. Subito dopo i due hanno raggiunto una masseria tra Grottaglie e San Marzano di San Giuseppe e vi si sono asserragliati. A quel punto il proprietario dell’immobile ha chiamato il 112 e sono arrivati due agenti della polizia in moto. I malviventi hanno così ingaggiato con i Falchi una seconda sparatoria, nella quale, quello che è ritenuto l’omicida del carabiniere, Michele Mastropietro, 59 anni, di Carosino, è rimasto ferito ed è morto poco dopo. Aveva dei precedenti, come l’assalto a un portavalori, avvenuto nel 2013 a Monteiasi. L’altro, il 57enne di San Giorgio Jonico Camillo Giannattasio, incensurato, è stato arrestato.
Il vicecomandante generale dei Carabinieri, Marco Minicucci, fa ordine nella ricostruzione dei fatti, spiegando che c’è stato un inseguimento perché” i malviventi “non si sono fermati all’alt”. La rapina, se c’è stata, non è in questo momento collegata con questo intervento. La pattuglia è intervenuta perché ha visto l’altra auto fare una inversione sospetta. Tutto il resto dei collegamenti riguardano le indagini”.
Il brigadiere ostunese sarebbe andato in licenza nelle prossime ore. Con la moglie avrebbe festeggiato 33 anni di matrimonio tra qualche giorno, insieme alle loro due gemelle 15enni, che sui social hanno pubblicato una foto con lui accompagnata dalla dedica: “Ti amiamo tanto, papà. non è un addio”.
Il collega si è salvato ma è sotto choc. E salgono a quattro i carabinieri morti sul lavoro in Puglia.
Venerdì sarà allestita la camera ardente nella città bianca, nella Chiesa dei Cappuccini, mentre sabato mattina alle 10 saranno celebrati i funerali nella Chiesa Santa Maria Madre. Per il giorno delle esequie, il sindaco ha proclamato il lutto cittadino.
Per la morte del brigadiere arriva il cordoglio bipartisan della politica e delle istituzioni. Innanzitutto quello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha scritto al comandante generale dei carabinieri. Solidarietà e vicinanza arrivano dai presidenti di Camera e Senato, e a Palazzo Madama è stato osservato un minuto di silenzio. Parole di conforto per la famiglia della vittima e di sdegno per quanto accaduto arrivano dalla premier Giorgia Meloni. Il ministro della difesa Crosetto parla di dolore profondo per la famiglia e per l’Arma. Il collega dell’Interno Piantedosi esprime dolore ma anche gratitudine per la reazione immediata delle forze di polizia nell’individuare e fermare i responsabili. Sindacati e Associazione nazionale magistrati esprimono il profondo cordoglio e la tristezza per la tragedia.
Il sindacato dei militari Unarma ha puntato l’attenzione sulle “condizioni operative del personale: non è accettabile che su interventi pericolosi venga inviata una sola pattuglia”. Sull’esigenza di più uomini e mezzi è intervenuto anche il vicepresidente della commissione Antimafia, il pugliese Mauro D’Attis (FI): “Lo Stato reagirà – ha assicurato – mi attiverò per chiedere al governo il potenziamento delle forze dell’ordine in Puglia”. Un impegno, questo, assunto anche dal comitato per la sicurezza riunito a Brindisi.
Gianvito Magistà (aggiornamenti di Stefania Losito)