Una misura che il governo Meloni non ha confermato nella Manovra 2023 è il taglio delle accise sui carburanti. Questo vuol dire che da domenica, il 1° gennaio, lo sconto di 18 centesimi al litro cesserà e fare rifornimento costerà a prezzo pieno.
Lo sconto era stato introdotto dallo scorso governo Draghi il primo marzo e ammontava a 30 centesimi al litro. Poi, dal primo dicembre, il nuovo esecutivo di centrodestra lo aveva già ridotto a 18 centesimi.
Sull’eliminazione al taglio delle accise sui carburanti sono contrarie le associazioni dei consumatori. Secondo i calcoli di Centro Consumatori Italia le spese per i trasporti su gomma aumenteranno di 5,2 miliardi nel 2023 e i rincari alimenteranno anche l’inflazione, che salirà dello 0,4% a causa dell’aumento dei costi del trasporto merci.
C’è da dire, però, che i prezzi di benzina e diesel sono scesi rispetto ai mesi scorsi grazie al calo delle quotazioni del petrolio sui mercati internazionali. La benzina è ai minimi da un anno e mezzo e il diesel da fine gennaio. Secondo le rilevazioni settimanali del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, tra il 19 e il 25 dicembre il prezzo medio nazionale della verde è sceso a 1,625 euro al litro. Il diesel è invece arrivato a 1,689 euro.
Gianvito Magistà