Incontro in Regione per risolvere il problema
Nelle case di ricovero e cura pugliesi mancano circa 1000 infermieri, la metà di quelli necessari. Tutto a causa dell’emigrazione verso gli ospedali pubblici durante la fase più acuta della pandemia. Una situazione che rischia anche di fare perdere l’accreditamento alle Rsa per mancanza dei requisiti di personale. Per questo, dopo il sito in della scorsa settimana, i rappresentanti delle strutture hanno avuto un incontro con il dirigente del Dipartimento Salute, Giovanni Campobasso, in attesa di un incontro chiarificatore con l’assessore Pier Luigi Lopalco, al quale è stato chiesto di eliminare l’esclusività del rapporto di lavoro degli infermieri.
Antonio Perruggini, presidente associazione Welfare a Levante, ha commentato: “Esprimo cauta soddisfazione per le decisioni prese oggi dal Consiglio Regionale che ha approvato varie modifiche alle normative in atto che lasciano ben sperare per un dialogo sempre più proficuo. La nostra intenzione è di essere collaborativi con le professor Lopalco e auspichiamo che questo cammino possa durare il più a lungo possibile”.
In caso di mancato accordo, le associazioni di categoria minacciano di mettere in atto azioni di protesta più dure.
Mauro Denigris