Celebrazioni classiche per il 25 aprile, giorno in cui si commemora la Liberazione dell’Italia dal nazi – fascismo. Dopo due anni di blocchi e restrizioni a causa della pandemia, sono tornati i cortei storici di Roma e Milano, ma con qualche polemica di troppo che ha rovinato il clima di fratellanza e pacifista.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto un corona d’alloro sulla tomba del Milite ignoto, nell’attimo in cui le Frecce Tricolori hanno sorvolato l’Altare della Patria. Il capo dello Stato successivamente ha partecipato alla manifestazione di Acerra, in Campania, dedicando “Bella Ciao” al popolo ucraino, che resiste alla forza di Mosca.
A Roma, si è tenuto il corteo storico da Largo Bompiani e porta san Paolo, luogo simbolo della resistenza. Vi ha partecipato anche la presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello
Clima teso a Milano, dove il presidente dell’anpi, Gianfranco Pagliarulo, accusato di assumere posizioni filo russe, ha condannato senza mezzi termini l’invasione dell’Ucraina. “Non ho nessuna intenzione di dimettermi”, ha poi affermato. Contestazioni per il presidente del Pd, Enrico Letta. Alcuni manifestanti lo hanno invitato ad abbandonare il corteo perché “servo della Nato”. “I contestatori? E’ la democrazia e io la rispetto. Noi abbiamo le nostre idee, noi le portiamo avanti. Siamo fermamente convinti di fare le cose giuste”, ha replicato Letta.
Michele Paldera