Sono iniziati a Pechino i colloqui tra il ministro degli Esteri cinese, Wang-Yi, e il segretario di Stato americano, Antony Blinken. Tra i punti in agenda, secondo i media cinesi, ci sono l’aggravarsi delle tensioni sul sostegno della Cina all’invasione russa dell’Ucraina e i dossier relativi al Medio Oriente e a Taiwan.
Blinken, a quanto si apprende, ha auspicato miglioramenti nei rapporti, affermando nelle battute iniziali dell’incontro che sarebbe stato “molto chiaro, molto diretto” e di sperare “in qualche progresso sulle questioni concordate” dai presidenti Biden e Xi-Jinping. Wang, da parte sua, ha replicato che le relazioni tra Cina e Stati Uniti “stanno iniziando a stabilizzarsi”, rimarcando però di vedere “allo stesso tempo che i fattori negativi nel rapporto continuano ad aumentare”. Non è stato ancora ufficializzato, intanto, il faccia a faccia tra lo stesso Blinken e il presidente Xi. Il segretario di Stato americano, alla sua seconda visita in Cina in meno di un anno, si trova nella condizione di dover bilanciare un duro monito con le richieste di cooperazione sui principali dossier internazionali, mentre Washington minaccia Pechino di sanzioni per il suo sostegno alla Russia. I due Paesi, a suo dire, dovrebbero essere “il più chiari possibile” per “vitare malintesi”. “Questa”, ha sottolineato Blinken, “è una responsabilità condivisa che abbiamo non solo per la nostra gente, ma per le persone di tutto il mondo”. Wang, invece, ha esortato ad affrontare i crescenti disaccordi per scongiurare una “spirale discendente”. Le relazioni tra le due maggiori economie del mondo stanno “iniziando a stabilizzarsi” dopo il vertice dello scorso novembre a San Francisco tra i due presidenti, Biden e Xi-Jinping.
Vincenzo Murgolo