Non era in grado di reggere l’interrogatorio
Si è avvalso della facoltà di non rispondere l’ex oncologo dell’istituto Tumori di Bari, Giuseppe Rizzi, agli arresti domiciliari dal 29 maggio scorso, con l’accusa di concussione aggravata e continuata. Rizzi tra dicembre 2018 e dicembre 2019 si sarebbe fatto pagare più di 130 mila euro da un paziente, poi deceduto, per somministrargli farmaci oncologici gratuiti. Nell’interrogatorio di garanzia dinanzi al gip il medico ha detto di non essere in grado di reggere l’interrogatorio, riservandosi di farlo nei prossimi giorni. Dopo la notizia dell’arresto, altri ex pazienti e loro familiari hanno denunciato episodi simili. Tutte le segnalazioni, alcune fatte sui social e acquisite dagli investigatori e altre depositate formalmente in caserma, sulle quali si concentreranno le prossime indagini.