Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame da quasi 4 mesi contro il regime del carcere duro, è stato trasferito dal centro clinico del carcere di Opera al reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo di Milano. Da quanto si è appreso da ambienti carcerari e giudiziari milanesi, per l’esponente anarchico, che si trova al 41 bis, si è reso necessario il ricovero ospedaliero in quanto, oltre al cibo, si rifiuta di assumere anche gli integratori. Cospito, secondo quanto riferito in mattinata dal medico di parte che lo ha visitato in carcere al legale dell’anarchico, pesa 71 chili ed è a rischio di edema cerebrale e aritmie cardiache potenzialmente fatali. “Cospito è determinato ad andare avanti con la protesta, è lucido e cammina sulle proprie gambe”, ha aggiunto il medico, che ha definito “serie” le condizioni dell’uomo: “I parametri tengono, ma basta poco perché la situazione precipiti senza segni particolari di allarme”.
Intanto a Milano si sono verificati nel pomeriggio scontri tra la polizia e gli anarchici in corteo per manifestare sostegno a Cospito e contro il regime di 41 bis. All’altezza di via Sabotino sono stati lanciati petardi, bottiglie e pietre e gli agenti hanno caricato i manifestanti. Al momento sono almeno 400 i partecipanti alla protesta.
MD
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