Mancano 66 giorni a Natale. La prima neve della stagione e’ caduta e il l termometro ha segnato -1 grado. C’è anche il venticello freddo che soffia dal Polo Nord a rendere l’atmosfera frizzante con le perenni luci accese che rendono questo
luogo magico, fantastico, per adulti e soprattutto bambini. A Rovaniemi nella remota Lapponia finlandese sul piazzale antistante la casa di Babbo Natale, tutto e’ come dovrebbe. A causa del Covid, quel brulicare di
turisti che, nel passato, ogni giorno animava questo luogo non c’e’ piu’. Anzi, solo la musica natalizia e qualche shop aperto evita che questo sito lungo l’immaginario Circolo Polare Artico sia deserto. Tutta colpa della pandemia di Covid-19 che ha costretto le autorita’ finlandesi ad adottare restrizioni di viaggio che sono tra le piu’ severe in Europa nonostante un basso numero di contagi.
Babbo Natale e’ presente nel suo studio, lavora come sempre e sta preparando con i suoi elfi il Natale 2020 che sara’ senza dubbio diverso dagli altri. Le misure anti-covid non consentono l’emozionante incontro con Santa Claus, niente stretta di mano, niente abbraccio con i piccini, ma solo un saluto quasi virtuale da dietro uno plexiglas con gli elfi che indossano la mascherina. L’accesso all’interno della casa per i (pochi)
visitatori e’ consentito solo con mascherina indossata. Nella citta’ bianca di Rovaniemi non si puo’ far altro che allargare le braccia, alzare lo sguardo verso il cielo stellato e capire come poter salvare la stagione.
Angela Tangorra