Sono calati per la quinta settimana consecutiva i nuovi casi di Covid-19 in Italia. Secondo la fondazione Gimbe, infatti, dal 29 settembre al 5 ottobre sono stati 21.060 rispetto ai 23.159 della settimana precedente, pari al -9%. In calo anche il numero delle persone in isolamento domiciliare (86.898 rispetto a 94.995). La diminuzione più consistente, però, si nota tra i decessi :-19,4%, passati da 311 a 386.
Nei nuovi casi, però, ci sono delle eccezioni. In cinque, tra regioni e province autonome italiane, si sono registrati degli aumenti. Molto alti in Basilicata (+73,6%) e Valle d’Aosta (+64,5%), ma se ne sono registrati anche in Sardegna (+5%) e nelle province autonome di Bolzano (+8,7%) e Trento (+20,9%).
“Sul fronte ospedaliero – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe – si registra un ulteriore calo dei posti letto occupati da pazienti Covid-19: rispetto alla settimana precedente scendono del 13,2% in area medica e del 5,7% in terapia intensiva”. A livello nazionale il tasso di occupazione rimane basso (5% sia in area medica sia in area critica) e nessuna Regione supera le soglie del 15% per l’area medica e del 10% per quella critica.
Hanno invece subito un improvviso rallentamento le vaccinazioni. Negli ultimi sette giorni le somministrazioni sono diminuite del 22,2% e quasi 2,6 milioni di over 50 rimangono ancora senza copertura. Secondo la Fondazione Gimbe la loro vaccinazione con un ciclo completo rimane “la priorità assoluta”.
Gianvito Magistà