Salgono nuovamente i contagi da Covid e persino i ricoveri. Sono i dati del monitoraggio della Fondazione Gimbe, nella settimana dal 20 al 26 ottobre. Si registra il +43% di nuovi casi (17.870 a 25.585), anche se la crescita potrebbe in parte essere legata all’incremento dei tamponi totali fatti anche per il Green pass. La maggiore circolazione del virus, però, è testimoniata dall’aumento dei ricoveri, saliti a 181, con un +7,5% .
Nel dettaglio, rispetto alla settimana precedente, Gimbe rileva una diminuzione dei decessi (249 vs 271).
In lieve aumento i casi attualmente positivi (75.046 vs 74.546),le persone in isolamento domiciliare (72.101 vs 71.768) e i ricoveri con sintomi (2.604 vs 2.423), mentre calano le terapie intensive (341 vs 355).
Intanto, sul fronte vaccini anti-Covid, calano le somministrazioni (152 mila al giorno) e rimangono 11 milioni di dosi “in frigo”. Per le terze dosi, Gimbe rileva coperture nazionali per dose booster al 32,3% e per dosi aggiuntive al 25,5% ma con notevoli differenze regionali. Si fa sentire l’effetto Green pass: con quasi 7,5 mln di persone senza nemmeno una dose di vaccino e poco più di 193 mila nuovi vaccinati in una settimana si allontana l’obiettivo 90% di copertura vaccinale degli over 12.
“Ci sarà una priorità per coloro che hanno fatto il vaccino J&J e che dovranno fare la seconda dose. Le indicazioni saranno date a breve in maniera chiara ed esaustiva”. Lo ha dichiarato Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute in un’intervista. Su un possibile richiamo annuale del vaccino nei prossimi anni Sileri ha detto: ” Poi se ogni anno o ogni due anni dovremo fare un richiamo ce lo dirà la scienza. Questo virus ormai è entrato di diritto nei libri di medicina”.
“Dopo gli ultraottantenni, i fragili e il personale sanitario, siano gli insegnanti ad avere la terza dose di vaccino anti-Covid”, aveva chiesto il ministro dell’Istruzione Bianchi, raccogliendo il plauso dei dirigenti scolastici e dei sindacati.
Oggi l’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, valuterà i richiami per i vaccinati con Johnson e Johnson.
Intanto, il presidente della Fondazione Gimbe ha un cattivo presagio. “Abbiamo sentito più volte il generale Figliuolo dire che si vuole raggiungere il 90% della platea vaccinabile: con questi numeri è molto difficile capire quando questa percentuale potrà essere raggiunta – ha commentato Nino Cartabellotta – se il declino delle nuove persone vaccinate sarà sempre maggiore, alla fine dell’anno non arriveremo al 90%”. “Sul piatto – ha aggiunto – ci sono due ipotesi: allungare la durata del green pass o definire un obbligo vaccinale in tempi non lunghissimi per alcune categorie di lavoratori. La terza ipotesi è accontentarsi di una percentuale di copertura vaccinale più bassa e incrociare le dita sperando che l’inverno vada nel migliore dei modi”. “L’aumento dei casi nell’ultima settimana – ha detto ancora – è
circa il 40%. E’ ovvio che possa esserci anche un impatto conseguente all’incremento dei tamponi, ma sta aumentando il tasso di positività dei tamponi molecolari. Questo significa che il virus sta riprendendo a circolare come era verosimile durante la stagione invernale”. “E l’effetto green pass sta un po’ scemando, almeno in quelle fasce di lavoratori che si pensava potessero rispondere in maniera più decisa a questo tipo di misura”, ha concluso Cartabellotta.
Stefania Losito