Nonostante l’alta percentuale di vaccinati, il Covid torna a preoccupare anche l’Italia. L’incidenza settimanale continua ad aumentare: 176 per 100mila abitanti (3-9 dicembre 2021) contro 155 per 100mila abitanti della scorsa settimana (26/11-2/12). Sono i primi dati del monitoraggio della Cabina di regia, comunicati dall’Istituto superiore di sanità. L’incidenza massima si registra nella provincia autonoma di Bolzano, con il valore di 556,1 casi per 100mila abitanti. Seguono, con valori ampiamente oltre soglia, il Friuli Venezia Giulia (378 casi per 100mila), Veneto (365,5) e Valle d’Aosta (266,4). Nel periodo 16 -29 novembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è leggermente in diminuzione rispetto alla settimana precedente ma resta al di sopra della soglia epidemica.
Cresce, anche questa settimana, l’occupazione dei reparti ospedalieri: in terapia intensiva è all’8,5%, quasi un punto e mezzo in più rispetto a sette giorni fa. I ricoveri ordinari arrivano al 10,6% di occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid, anche in questo caso un punto percentuale in più. In particolare, sette regioni e province autonome superano, questa settimana, la soglia di allerta per l’occupazione di posti letto Covid nelle terapie intensive, fissata al 10%. Sono la Calabria (all’11,8%), Friuli Venezia Giulia (14,3%), Liguria (12,4%), Marche (14,8%), Bolzano (18%), Trento (16,7%), Veneto (12,4%). L’Emilia Romagna registra un valore pari al 10%. Superano invece la soglia di allerta del 15% per l’occupazione dei reparti di area medica quattro regioni e province autonome: Calabria (al 16,8%), Friuli Venezia Giulia (23,3%), Bolzano (19,2%), Valle d’Aosta (24,2%).
Tranne il Molise, che presenta un rischio basso, le altre venti regioni e province autonome risultano classificate a rischio moderato, con 12 di queste che riportano un’allerta di resilienza. Sempre tranne il Molise con 28 casi per 100mila abitanti, tutte superano comunque la soglia di allerta fissata a 50 casi per 100mila abitanti, limite oltre il quale risulta complesso attuare il tracciamento dei casi.
Aumentano fortemente i nuovi casi non associati a catene di trasmissione: sono 37.278 contro 30.966 della settimana precedente. In rialzo anche i nuovi contagi rilevati attraverso il tracciamento, al 34% rispetto al 33% di sette giorni prima. E’ in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (40% contro il 45%), mentre sale la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (26% contro il 22%).
Stefania Losito