I dati del Ministero dell’Interno pubblicati da Il Sole 24 Ore
La pandemia Covid-19 ha portato, in Italia, a un boom di reati informatici, soprattutto truffe. Questo è quanto si evince dai dati pubblicati da Il Sole 24 Ore ed estrapolati dai documenti del dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno. Negli ultimi sei mesi, a livello nazionale, è stata registrata una media di 800 denunce al giorno per reati informatici, in netta crescita allo stesso periodo del 2020 e del 2019. Ormai il crimine digitale è arrivato a pesare quasi la metà di altri fenomeni predatori.
Al Sud, però, questo tipo di reato sembra ancora non aver sfondato. Le province meridionali sono ai primi posti in altre classifiche, quelle di reati molto più radicati nel territorio, come ad esempio quello di associazione di tipo mafioso.
A livello generale, tra Puglia e Basilicata, le province peggiori in cui vivere sarebbero quella di Foggia, all’11° posto per numero di denunce, e Bari, al 21° posto. Le migliori, con meno denunce, Taranto al 72° posto e Potenza al 99° posto su 106.
Quella di Foggia è di gran lunga la provincia più difficile in cui vivere secondo questi dati, sia per numero di primati sia per varietà dei reati. La Capitanata è prima in Italia per denunce relative alle estorsioni. Seconda sia per omicidi volontari che per tentati omicidi. Al terzo posto per riciclaggio e associazione di tipo mafioso. Al quarto posto per furti d’auto. Da non sottovalutare nemmeno il settimo posto per gli incendi dolosi, il 12° per i furti in generale, il 10° per le rapine in banca e il 13° per le rapine in generale.
Altri primati pugliesi sono quelli della sesta provincia, Barletta-Andria-Trani, che è al 1° posto in Italia per furti d’auto e rapine in abitazione. Ma anche al 10° posto per associazione di tipo mafioso e tra le prime 20 sia per furti sia per rapine in generale.
Molti reati anche nel Brindisino, provincia quarta in Italia per rapine in banca, quinta per associazione per delinquere, settima per omicidi volontari e undicesima per tentanti omicidi. A Brindisi molte denunce anche per furti d’auto e riciclaggio.
Bari sale sul podio, al terzo posto in Italia, per furti d’auto, dopo Bat e Napoli. La provincia del capoluogo è tredicesima per associazione di tipo mafioso e quattordicesima per furti.
Taranto è quarta per contraffazione di marchi. Lecce è quinta in Italia per le denunce per associazione di tipo mafioso.
In Basilicata prevalgono i reati per incendio doloso: Matera è quarta, Potenza quinta. La provincia materana, però, è molto in alto anche nelle classifiche per l’associazione di tipo mafioso, al sesto posto, e per minacce, all’ottavo.
Gianvito Magistà