Emiliano all’ex premier: “Non è la strada giusta”
Sempre altissima la tensione dopo l’apertura della crisi di Governo. Nel Movimento 5 Stelle si discute sull’ipotesi di ritiro dei ministri prima dell’intervento del premier Draghi in Senato mercoledì. Un atto che però non sarebbe stato chiesto da Conte, secondo fonti interne. E sul quale non è d’accordo il ministro D’Incà. “Ritirare i ministri? Non è necessario, Draghi è di fatto dimissionario”, è la posizione del ministro Patuanelli. Dai partiti del centrodestra al Governo però arriva una chiusura su un possibile ripensamento. Salvini e Berlusconi liquidano i Cinque Stelle come alleati di governo. “Hanno innescato la crisi in modo irresponsabile. Ora il centrodestra di governo vuole chiarezza e prende atto che non è più possibile contare sul M5s in questa fase così drammatica”, si legge in una nota di Fi e Lega, dopo una telefonata tra i due leader. A criticare la decisione di Conte è anche il ministro Di Maio: “Il M5s di fatto non esiste più, è un partito padronale”, attacca l’ex pentastellato. E c’è chi spinge per un Draghi bis senza M5S come il presidente della Liguria Giovanni Toti: “”Credo che un Draghi bis senza il M5S sarebbe la vera alternativa per chiudere la legislatura e dare al Paese un Governo serio e capace di fare le cose che servono”. Per la conferma di Draghi si schiera anche il governatore pugliese Michele Emiliano: “”Mi auguro che le Camere respingano le dimissioni di Draghi e che possa proseguire l’attività di governo”, questo “al di là dell’identità personale del presidente del consiglio, che pure credo sia straordinaria e importantissima”. Emiliano ha ricordato che dall’interruzione del governo, verrebbe bloccato il lavoro che si sta portando avanti per la “decarbonizzazione di Taranto o il polo dell’idrogeno in Puglia”. “In questo momento io penso che immaginare la propria identità politica nuova del futuro facendo saltare un governo di unità nazionale non sia la strada giusta. L’ho detto con grande delicatezza anche a Giuseppe Conte una settimana fa in un colloquio telefonico, gli ho detto di riflettere bene su questa cosa, e credo che tutto sommato alla fine la decisione finale del M5S, potrebbe non essere quella di far saltare il governo e me lo lo auguro fortemente”.
Mauro Denigris