Due soldati ucraini sono stati uccisi da bombardamenti la notte scorsa e altri 12 sono rimasti feriti: lo ha reso noto la Joint Forces Operation del ministero della Difesa ucraino in un rapporto pubblicato questa mattina. Lo riporta il Guardian. Il documento evidenzia che l’Ucraina ha registrato 84 violazioni del cessate il fuoco nelle ultime 24 ore da parte delle forze appoggiate dalla Russia, 64 delle quali con armi vietate dagli accordi di Minsk.
Dopo che ieri il presidente russo Putin ha annunciato il riconoscimento dell’indipendenza delle autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk, per poi ordinare l’invio di truppe nella regione del Donbass con lo scopo, è la versione del Cremlino, di “assicurare la pace”. “Non abbiamo paura della Russia”, la replica del presidente ucraino Zelensky, che assicura: ” Non cediamo un solo pezzo del Paese”.
In una riunione d’urgenza del consiglio di sicurezza, l’Onu ha sottolineato che “il rischio di un grande conflitto” in Ucraina “è reale e deve essere prevenuto a tutti i costi”. Per gli Stati Uniti quello della Russia è stato non solo “un attacco all’Ucraina”, ma “un attacco alla sovranità di ogni stato membro dell’Onu” che “avrà conseguenze rapide e gravi”. “Rimaniamo aperti alla diplomazia ma non permetteremo nuovo bagno di sangue” nel Donbass, le parole dell’ambasciatore russo all’Onu, Nebenzia. “Siamo impegnati per la strada diplomatica ma siamo sulla nostra terra”, la replica dell’omologo ucraino, Kyslytsya. “I confini – ha concluso – non cambieranno”.
L’Occidente varerà già nelle prossime ore nuove sanzioni nei confronti della Russia. Pronto anche un ordine esecutivo che proibisce nuovi investimenti, attività commerciali e finanziarie da parte degli americani per, da o nelle cosiddette regioni separatiste dell’Ucraina. Il Regno Unito annuncerà nuove sanzioni mentre l’Unione Europea ribadisce il suo ‘incrollabile supporto all’indipendenza, alla integrità territoriale e alla sovranità dell’Ucraina e reagirà con sanzioni dirette nei confronti di chi è coinvolto in quest’azione illegale’.
Le autorità di Rostov, intanto, continuano ad accogliere i civili evacuati dalle Repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk e oltre 7.000 persone si trovano in rifugi temporanei nella regione russa: lo ha reso noto il servizio stampa del governatore regionale. “Dei settemila, 3.200 – cioè la metà – sono bambini. Sono in 118 rifugi nella regione. Alle 8:00 (ora locale), oltre 11.000 persone, tra cui 4.888 bambini, sono state inviate su 14 treni verso altre 11 regioni russe”, ha affermato il servizio stampa.
Intanto sui mercati finanziari la Borsa russa perde oltre l’8% in apertura questa mattina a causa delle tensioni in Ucraina.
Stefania Losito