Germano: “Sono tante le persone ci hanno raccontato le loro palazzine Laf”
“Palazzina Laf” di Michele Riondino, film dal forte impianto civile che si svolge all’Ilva di Taranto nel 1997, ottiene la statuetta per il miglior attore protagonista, lo stesso Riondino, per l’attore non protagonista ad Elio Germano, per la canzone originale a Diodato che dedica il premio alla “mia terra e a Taranto, una città che soffre”. Elio Germano commenta: “Non possiamo fare a meno di lottare, io e Riondino, questo è un film molto attuale che parla di lavoro, tema che sembra dimenticato oggi dal cinema, e di Taranto violentata dal profitto. Sono tante le persone ci hanno raccontato le loro palazzine Laf”.
Io capitano di Matteo Garrone trionfa ai David di Donatello con ben sette statuette tra cui miglior film e regia, cui si
aggiungono i premi per fotografia, montaggio, suono, produttore ed effetti visivi. Sei statuette per C’è ancora domani di Paola Cortellesi (era il film con più candidature, ben 19): al già acquisito David dello spettatore si aggiungono l’attrice protagonista andato a Cortellesi, l’attrice non protagonista ad Emanuela Fanelli, la miglior sceneggiatura originale, il miglior esordio alla regia e il David giovani. Michele Riondino miglior attore per Rapito di Marco Bellocchio. Premio speciale e standing ovation per Vincenzo Mollica.
È il verdetto della 69/a edizione dei premi David di Donatello, diventati per la prima volta molto più spettacolo, in
onda in prima serata su Rai 1 dagli studi di Cinecittà con la conduzione Carlo Conti e Alessia Marcuzzi.
Stefania Losito