
L’introduzione in Italia dei dazi, voluta dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, potrebbe penalizzare soprattutto le esportazioni delle regioni del Sud. A lanciare l’allarme è l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, l’associazione degli artigiani e delle piccole imprese. Le regioni del Mezzogiorno, si legge nel report, presentano una bassa diversificazione dei prodotti venduti nei mercati esteri, a differenza di quanto accade per le altre regioni italiane. L’analisi si fonda sulla misurazione dell’indice di diversificazione di prodotto dell’export di ciascuna regione. La regione con l’indice peggiore è la Sardegna (95,6%), dove domina l’export dei prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio. Seguono il Molise (86,9%), dove incidono la vendita dei prodotti chimici, degli autoveicoli e dei prodotti da forno, e la Sicilia (85%), dove c’è una forte vocazione nella raffinazione dei prodotti petroliferi. Buone notizie, per il Mezzogiorno, arrivano dalla Puglia, unica regione meridionale con un indice di diversificazione elevato (49,8%), che la colloca al terzo posto tra le regioni potenzialmente meno a rischio.
Vincenzo Murgolo