Non è stata una morte naturale quella di Giuseppe Calcagno, deceduto il 3 gennaio scorso nel carcere di Caltagirone. Il detenuto sarebbe stato strangolato dal suo compagno di cella. I carabinieri, coordinati dalla procura siciliana, hanno chiuso l’indagine con un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il presunto omicida, che intanto era stato posto ai domiciliari per altra causa. Le indagini, eseguite su delega della Procura, avrebbero accertato che Calcagno è stato strangolato mentre dormiva. Al momento, dalla Procura non vengono resi noti né l’identità del presunto assassino né il movente del delitto.
“La minuziosa attività investigativa svolta – scrive la Procura – corroborata da inequivocabili accertamenti medico-legali, permetteva di fare luce sulle cause del decesso del detenuto, inizialmente apparsa quale morte naturale”. “Al contrario, le indagini eseguite,” spiega la Procura di Caltagirone, “accertavano che “G. T., mediante strangolamento, attingendo il collo del Calcagno, mentre questi dormiva, cagionava la morte di Calcagno”, suo compagno di cella.
Il presunto omicida, in passato, era già stato condannato per omicidio e tentato omicidio.
Stefania Losito