Resta congelata l’ipotesi di sospensione dal Movimento 5Stelle di Luigi Di Maio che ha criticato il “no” all’invio delle armi in Ucraina dei colleghi di partito. L’hanno deciso i vertici del consiglio nazionale e il leader, Giuseppe Conte, si è detto molto rammaricato ma per momento resta congelata un’eventuale espulsione del ministro degli Esteri. Nel vertice viene ribadita la linea sulla risoluzione che dovrà essere votata al Senato domani, in concomitanza con le comunicazioni del premier Mario Draghi prima di partire per Bruxelles.
Di Maio è finito nel mirino del Movimento per aver criticato aspramente il no a nuove armi all’Ucraina. Nella riunione dei 14 componenti del Consiglio, viene ribadita la linea sulla risoluzione: “La linea euroatlantica non è mai stata messa in discussione”, la bozza redatta da alcuni senatori pentastellati che chiedeva lo stop alle armi a Kiev, “non è mai stata condivisa”, sottolinea uno dei partecipanti al vertice. “Ci disallinea dall’alleanza della Nato e dell’Ue” e “se ci disallineamo dalla Nato mettiamo a repentaglio la sicurezza dell’Italia”, aveva commentato, durissimo, Di Maio. Riccardo Ricciardi, vicepresidente del Movimento, dopo queste parole del ministro, lo aveva definito “un corpo estraneo” auspicando provvedimenti. Di qui l’ipotesi di un’espulsione (o auto-espulsione) di Di Maio.
Stefania Losito