Un appello al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affinché Tefta abbia la cittadinanza italiana. È quanto chiesto da Michele Sondrio, legale della 39enne donna originaria dell’Albania che oggi è stata dimessa dall’ospedale policlinico Riuniti di Foggia. La donna era stata ferita dal marito Taulant Malaj la notte tra il 6 ed il 7 maggio scorso a Torremaggiore, nel Foggiano. Quella notte l’uomo uccise a coltellate sua figlia Jessica di 16 anni e il 51enne Massimo De Santis, che riteneva avesse una relazione con sua moglie. La donna potrà riabbracciare l’altro figlio, di cinque anni, sopravvissuto alla tragedia. Tre giorni fa era uscita dall’ospedale per qualche ora per assistere, accompagnata da alcuni sanitari e seduta su una sedia a rotelle, al funerale di sua figlia Jessica. Il legale della donna, ha detto che “Si sente perseguitata da tutti quegli haters che la stanno attaccando pesantemente sui social, come se la colpa fosse sua per quello che ha commesso Taulant”. Il legale evidenzia che, su espressa volontà della donna, si è attivato “per trovare a Tefta una nuova abitazione lontana da Torremaggiore, dove lei non vuole assolutamente tornare a vivere”. L’avvocato ha aggiunto che “Tefta ha bisogno di un aiuto concreto per sé e per il suo bambino di cinque anni che al momento sono aiutati “dagli assistenti sociali minorili intervenuti su disposizione del tribunale per i minorenni di Bari”.
Anna Piscopo