La ragazza avrebbe assunto un farmaco ormonale qualche giorno dopo la vaccinazione
Camilla Canepa, la ragazza 18enne di Sestri Levante morta dopo la vaccinazione volontaria con AstraZeneca, secondo quanto appreso, soffriva di piastrinopenia autoimmune familiare e assumeva una doppia terapia ormonale.
Gli investigatori vogliono capire se le due patologie fossero state indicate nella scheda consegnata prima della somministrazione del vaccino, il 25 maggio. I carabinieri del Nas hanno sequestrato la cartella clinica della ragazza e vari documenti, tra cui le relazioni dei dirigenti medici degli ospedali San Martino e Lavagna.
Nella cartella clinica, secondo fonti investigative, sarebbero indicati sia la piastrinopenia autoimmune ereditaria sia la somministrazione del farmaco ormonale che sarebbe avvenuta qualche giorno dopo la vaccinazione. Per quanto riguarda il primo aspetto, deve essere verificato se nell’anamnesi richiesta prima della vaccinazione sia stata segnalata la piastrinopenia ereditaria.
Camilla Canepa era stata ricoverata lo scorso fine settimana dopo una trombosi al seno cavernoso e operata per la rimozione del trombo e ridurre la pressione intracranica.
La giovane era stata vaccinata con AstraZeneca il 25 maggio nell’open day per gli over 18. Il 3 giugno aveva cominciato a non stare bene, con forti mal di testa e fotofobia. Il 5 giugno, poi, il ricovero.
“Purtroppo Sestri Levante è stata colpita da un lutto che mai avremmo voluto vivere – ha detto il sindaco Valentina Ghio –. L’amministrazione comunale e tutta la città si stringono intorno alla famiglia della ragazza. In questo momento di dolore esprimo tutto il mio affetto e la mia vicinanza ai familiari”. In città, il giorno del funerale, sarà lutto cittadino.
Camilla, raccontano amici e compagni di scuola, era felice di aver fatto il vaccino, per se stessa e per chi gli stava intorno. Stava pensando alla maturità e a un’estate di libertà.
Era una ragazza dolce ed energica. Giocava a pallavolo e le compagne l’avevano soprannominata “bomber” per le potenti schiacciate con cui aveva trascinato la sua squadra alla promozione in seconda divisione. Oggi era in programma la semifinale per un altro avanzamento di categoria, ma naturalmente la partita è stata rinviata. Dirigenti e giocatrici della Vbc Casarza ligure la salutano così: “Siamo affranti e ci mancano le parole. Ciao Cami”.
I genitori, nel dolore, hanno dato il consenso all’espianto degli organi. L’energia di Camilla, in un certo senso, continuerà a vivere e ad aiutare altre persone.
Gianvito Magistà