La richiesta di estradizione dell’Italia nei confronti di Shmuel Peleg è arrivata alle autorità israeliane. Sul nonno di Eitan Biran, il bambino unico sopravvisuto alla tragedia del Mottarone, pende un mandato di arresto internazionale per il sequestro del nipote portato a Tel Aviv l’11 settembre. E’ quanto risulta alla Procura di Pavia e spetta ad Israele decidere cosa fare anche se pare difficile che si possa arrivare all’esecuzione dell’arresto e all’estradizione del 58enne. E’ stato arrestato, invece, a Cipro Gabriel Abutbul Alon, l’uomo che avrebbe aiutato Peleg nel rapimento. Attende l’udienza di convalida dell’arresto e l’estradizione potrebbe avvenire nei prossimi giorni.
“Quaranta minuti fa – si legge in un comunicato appena diffuso dalla Procura pavese – il Fast Cipro”, attivato dalla Procura “il 12 novembre”, ha “individuato e arrestato Alon Abutbul. L’uomo, spiegano i pm, “ex militare e già
appartenente alla nota agenzia di contractor ‘Black Water’ è stato individuato nella città di Limassol tramite localizzazione del telefono cellulare”.
Le due posizioni sono però diverse: come ha chiarito il procuratore Venditti, su Peleg alle autorità israeliane è arrivata la richiesta di estradizione da parte dell’Italia, dopo che la Procura generale di Milano ha trasmesso l’istanza e gli atti dell’ordinanza di custodia cautelare dei magistrati pavesi al ministero della Giustizia. Si tratta in questo caso, però, di un mandato di arresto internazionale, e non europeo, e da fonti giudiziarie si era già saputo nei giorni scorsi che pare improbabile che Israele esegua l’arresto e dia poi l’ok all’estradizione. Interlocuzioni, invece, sono in corso, pare, sulla possibilità di processare il 58enne nel proprio Paese. Anche Abutbul è cittadino israeliano ma risiede a Cipro dove è stato arrestato. Se Peleg, invece, lasciasse Israele potrebbe essere arrestato col mandato d’arresto internazionale.
Stefania Losito