Carico e solare Ermal Meta arriva in diretta su Radionorba e ci racconta di come sta e del suo album “Umano”. Il nuovo progetto da solista lo porta avanti da un po’ di tempo. Arrivato dall’Albania a Bari, la sua carriera comincia con una band e poi dopo tanta gavetta arriva al successo.
“La gavetta è importante” ci racconta, “è come per lo sportivo: non fai 90minuti di partita se prima non hai corso. A volte arrivi a toccare il successo e questo ti può dare la sensazione che tu ce la possa fare ma non puoi, non è salutare per l’essere umano. Anche voi quando avete cominciato a fare la radio lo avete fatto per gradi, fino a diventare bravissimi, ma lo avete fatto provando, sbagliando come chiunque si approccia a seguire una passione. Poi ti ricordi da dove hai cominciato: c’è chi non se lo ricorda, perché non ha avuto un inizio per gradi. Io preferisco sentire il suono della fatica quando faccio i miei percorsi: ho della strada alle spalle e tanta davanti”.
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Ermal è un bravissimo e apprezzato autore di canzoni che scrive non solo per lui. “Scrivere per gli altri è molto bello, ma questo non significa che scatti un gioco di ruoli” racconta. “Io non diventerò mai te, ma scrivo con sincerità e se riesco a essere bravo e fare vibrare per empatia qualcuno va bene. Entrare sotto la pelle di qualcuno è impossibile a meno che non scrivi per te stesso e con la scrittura vivi quel momento e lo rendi sincero. Poi se diventa una bella canzone va benissimo, altrimenti sarà una canzone scartata e ne scriverai un’altra!”.
Tra gli artisti per cui vorrebbe scrivere c’è Vasco Rossi: “In quel caso mi hanno chiesto se c’era qualcuno per cui mi sarebbe piaciuto scrivere e io ho detto Vasco Rossi che ammiro molto, lo reputo un vate della musica italiana. A volte però è bello se i sogni restano irrealizzato perché così hanno una forma di perfezione come diceva Oscar Wilde”.
Era il 2006 quando Ermal è salito sul palco con la sua band “la fame di Camilla”: “Era il palco di Battiti Live a Bari e su quel palco davanti a 90mila persone è pazzesco. E non è facile gestire e imparare a gestire quei momenti! Bellissimo anche perché poi ero a Bari, casa mia, con tutti gli amici intorno”.
Gli fanno notare che da autore ha collezionato un successo dopo l’altro e lui ci tiene a dire che: “Se una canzone è bella lo capisci subito. Tutti lo sanno che un compositore ha a casa un microfono come quello che usate voi in radio è un paio di cuffie e quando una canzone nasce devi subito provarla per vedere l’effetto che fa. Quello è il momento della verità: o è bella o no. Poi subentrano i pensieri, la mente. E si sa che la mente non è sincera in quanto mente…..”.
Angela Tangorra