Ilva in amministrazione straordinaria ha presentato alla Corte d’Assise di Taranto un’istanza di dissequestro per gli impianti dell’area a caldo del siderurgico, ora gestito da Acciaierie d’Italia. Gli impianti sono sotto sequestro dal 26 luglio 2012 in base a un’ordinanza dell’allora giudice per le indagini preliminari di Taranto, Patrizia Todisco, durante l’indagine ‘Ambiente svenduto’, ma all’azienda è da tempo concessa la facoltà di usarli. Per questi impianti i pubblici ministeri, nella requisitoria del processo nato da quell’inchiesta, hanno chiesto la confisca, richiesta poi accolta dalla Corte d’Assise con la sentenza dello scorso maggio.
Vincenzo Murgolo