Al festival con “Sei tu”, poi in sala con il suo primo film “Ghiaccio”
Momento super per Fabrizio Moro che parteciperà al festival di Sanremo, fa il suo esordio come regista e pubblica un ep.
Un periodo intenso per lui che dice: ”Come faccio a gestire tutto insieme? Non dormo più, ma sono felice perché ho dormito pure troppo in questi due anni di pandemia in cui, come tutti, sono stato a casa. Ora sto cercando di raccogliere tutta la fatica fatta: sono molto positivo, energico e volenteroso. E lucido su tutti i progetti”.
L’esordio da regista e sceneggiatore, insieme ad Alessio De Leonardis lo fa con “Ghiaccio”. Protagonisti sono Giacomo Ferrara e Vinicio Marchioni, la produzione è di “La casa rossa” con Tenderstories in associazione con L’Università Telematica San Raffaele Roma in collaborazione con SKY e in collaborazione con RTI ed è distribuito da Vision Distribution).
Il film racconta la storia di Giorgio (Giacomo Ferrara), giovane promessa della boxe, che vive con la madre nella periferia degradata di Roma. Il padre, assassinato anni prima, ha lasciato in eredità al figlio un debito con la malavita che non gli permette di essere un uomo libero. Con l’aiuto di Massimo (Vinicio Marchioni), Giorgio ha finalmente la possibilità di riscattarsi. Ma la malavita di periferia non lascia mai scampo a chi non si piega alle sue regole.
Spiega Fabrizio: “La boxe in tutto questo è solo una metafora, il film è sull’amore in tutto le sue sfaccettature. Perché è l’amore che alla fine ti salva sempre”. Nel cast anche Claudio Camilli, Beatrice Bartoni, Sara Cardinaletti, Valerio Morigi, Lorenzo Grilli, Emanuele Propizio, Mauro Cremonini e Lidia Vitale.
“Sei tu”, il brano che porta in gara a Sanremo, dove vinse nel 2018 con Ermal Meta,fa parte della colonna sonora del film. Fabrizio spera che i suoi progetti arrivino al cuore del pubblico e alla competizione non ci sta pensando.
“La competizione mi mette ansia, Spero solo che arrivi al cuore delle persone”, dice. Tornare da vincitore non gli facilita l’accesso alla gara: “L’approccio è sempre lo stesso come sono le stesse le domande e i dubbi, la paura non cambia mai”.
Angela Tangorra