I titolari di un’agenzia di pratiche automobilistiche di Capurso, nel Barese, fratello e sorella, avrebbero incrementato il proprio giro d’affari velocizzando pratiche richieste dall’Aci e dal Pra anche grazie all’aiuto di un parente carabiniere, marito della donna.
Per questo i carabinieri hanno dato esecuzione a una misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura, per i reati di falsità in atti pubblici e privati, accesso abusivo a sistemi informatici, contraffazione di sigilli di Stato, furto in abitazione e truffa.
Secondo le indagini il carabiniere accedeva ai database delle forze di polizia e poi sottoscriveva false denunce che, però, non venivano effettivamente inserite nei sistemi informatici di riferimento.
Disposta la misura interdittiva del divieto per 12 mesi di esercitare l’attività professionale di consulente automobilistico e l’impresa di pratiche auto per il titolare dell’agenzia, mentre la sorella e il marito carabiniere sono finiti ai domiciliari.
Dalle indagini sarebbe anche emerso che la coppia, tra le altre cose, sarebbe riuscita a contraffare certificati medici in favore del militare, il quale riusciva ad assentarsi indebitamente dal lavoro, così come attestazioni di negatività al Covid a beneficio di propri conoscenti.
Inoltre, secondo il gip, per velocizzare e concludere positivamente le pratiche, avrebbero falsificato, utilizzando un sigillo di Stato contraffatto, denunce di smarrimento e furto di veicoli e targhe in favore di clienti a volte ignari e a volte consapevoli della scorciatoia illecita, se non addirittura complici in vere e proprie truffe assicurative.
Gianvito Magistà