Oltre mille le operazioni di invio di danaro documentate dalle Fiamme Gialle negli ultimi 5 anni
Finanziamento al terrorismo internazionale, sono quattro gli arresti eseguiti ad Andria, nella sesta provincia, dalla Guardia di finanza di Bari con il supporto dello S.c.i.c.o. di Roma nell’operazione “Il libanese”. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Bari. Oltre mille le operazioni di invio di danaro, del valore complessivo di un milione di euro, dal 2015 al 2020 verso 49 Paesi di tutto il mondo. Avrebbero erogato, mediante un centro money transfer di Andria, denaro destinato a sostenere l’attività delle organizzazioni combattenti antigovernative in Siria per finanziare jihadisti appartenenti e affiliati all’autoproclamatosi Stato islamico. L’inchiesta è partita dopo una segnalazione dell’autorità giudiziaria francese trasmessa a Bari, che aveva accertato, il 10 gennaio 2017, due trasferimenti da 950 euro ciascuno fatti a tre minuti di distanza uno dall’altro da un’agenzia money transfer di Andria a un cittadino libanese “considerato un collettore di denaro – dicono gli inquirenti – a disposizione dei cosiddetti foreign terrorist fighters”.
Le successive indagini hanno documentato, anche attraverso intercettazioni telefoniche, ulteriori trasferimenti di soldi dalla stessa sede del Nord Barese, ritenuta base operativa del gruppo criminale, verso Serbia, Turchia, Germania, Emirati Arabi, Albania, Russia, Ungheria, Giordania e Tailandia. Le transazioni sono risultate avere quasi tutte le stesse
caratteristiche: importi artatamente frazionati, beneficiari, stesse date e agenzie di money transfer, ricorso a prestanome. L’obiettivo – secondo l’accusa – sarebbe stato quello di aggirare la normativa antiriciclaggio ed evitare così il rischio di segnalazione di operazioni sospette all’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia.
Stefania Losito