Stamane i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Foggia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice del tribunale di Bari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo, a carico di due fratelli, Giuseppe e Roberto Bruno di 24 e 20 anni accusati di aver messo a segno, nel gennaio scorso, una estorsione aggravata
dal metodo mafioso ai danni di un esercizio pubblico di Foggia.
I due fratelli sono figli di Gianfranco Bruno, detto “Il Primitivo” ritenuto dagli inquirenti esponente della Societa’ Foggiana, e appartenente alla batteria “Moretti-Pellegrino-Lanza”. L’uomo si trova ora in carcere perché coinvolto in un’altra operazione antimafia, denominata “Araneo” che risale a ottobre 2020. Stando a quanto emerso
dalle indagini dei carabinieri i due giovani fratelli, a fine gennaio scorso, avrebbero costretto i titolari di un bar a somministrare loro alimenti e bevande gratuitamente, con l’obiettivo di imporre la propria presenza mafiosa, desumibile nello specifico, come stigmatizzato dal gip del Tribunale di Bari nella relativa ordinanza, dalla frase “Qua comandiamo noi”.
Anna Piscopo