“Un matrimonio, un funerale, per non parlar del gatto” è il titolo del nuovo romanzo scritto da Francesco Guccini che nel 2012 ha deciso di smettere di fare il cantante e che, nonostante ciò, di recente è stato festeggiato dal club Tenco.
A 75 anni, l’autore de “La locomotiva” non ha peli sulla lingua e spiega che ha deciso di smettere perché ultimamente gli veniva più difficile scriver canzoni: “Non ne ho più voglia, quello che avevo da dire l’ho già detto, non suono più la chitarra e non so se ne sono ancora capace”, dice durante la presentazione del libro.
Un allontanamento dalla musica in generale: “Non l’ascolto più”, ha dichiarato in occasione della presentazione del romanzo, “tanto sento in giro solo canzoni inutili, fatte tanto per fare, quelle che una volta chiamavamo un disco per l’estate”.
Tra tutti i cantanti contemporanei salva solo Vinicio Capossela di cui dice: “Capossela mi pare molto bravo, è uno che si è inventato uno stile. Ma per il resto gli altri sono copie, sono arrivati tardi”.
Per riscoprire il Guccini cantante esce un “cofanone”, come lo ha definito lui, che raccoglie la sua storia, dal debutto fino al momento in cui ha deciso di lasciare. La raccolta sarà disponibile in due versioni: la deluxe, con 4 cd che comprendono l’inedito (quasi profetico in questi giorni dopo Parigi) dal titolo “Allora il mondo finirà” e “L’osteria dei poeti”, una versione alternativa di “Eskimo” e 15 tracce dal vivo mai pubblicate, con duetti e rarità accompagnati da un libretto di 48 pagine; la versione superdeluxe che si compone di 10 cd, il meglio in studio e il meglio live con un libro di 100 pagine. Insomma, davvero un’opera “monumentale”, come l’ha definita Francesco.
Angela Tangorra