“Questa mattina raid israeliani hanno colpito la scuola delle Suore del Rosario, del patriarcato latino di Gerusalemme, nella zona di Tel al-Hawa danneggiando il grande cortile esterno e arrecando danni alle strutture circostanti”: a dare al Sir la notizia è suor Nabila Saleh, preside della scuola che aveva 1250 alunni, in larga maggioranza musulmani. “Poco fa i tre giovani che erano nella scuola a guardia per evitare saccheggi mi hanno avvisata del bombardamento”, spiega la religiosa attualmente sfollata nella parrocchia della Sacra Famiglia. “Sono ancora in corso i bombardamenti ed è impossibile andare a vedere i danni subiti”.
l ministero della Sanità di Gaza ha dichiarato che almeno 12 persone sono state uccise in un attacco israeliano a una scuola delle Nazioni Unite dove si rifugiavano migliaia di palestinesi sfollati. Il ministero ha riferito in un comunicato che almeno “12 martiri e oltre 54 feriti sono stati colpiti dall’attacco alla scuola di Al-Fakhura, che ospita migliaia di sfollati dal campo di Jabalya nel nord della Striscia di Gaza”.
Intanto nella notte almeno due persone sono rimaste uccise ed altre ferite nell’attacco israeliano di fronte all’ingresso dell’ospedale per bambini al-Nasser, a Gaza City. Lo riferisce il ministero della Sanità. Secondo una fonte Usa “Hamas ha cercato di far uscire con le ambulanze i suoi combattenti da Gaza via Rafah, rallentando così gli sforzi per evacuare gli stranieri”.
Il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, ha riferito che 12 palestinesi sono morti e oltre 54 sono rimasti feriti nella scuola Al-Fakhoura dell’Unrwa, nel nord della Striscia di Gaza, a causa di bombardamenti israeliani.
L’aviazione israeliana ha colpito con un missile l’abitazione di Ismail Haniyeh, il capo dell’ufficio politico di Hamas, nel campo profughi Shati, a nord di Gaza City. Lo riferiscono fonti locali. Haniyeh si è trasferito nel Qatar nel 2019. Al momento non è noto se l’attacco abbia provocato vittime.
L’esercito israeliano ha riferito di aver colpito due commando di Hezbollah che hanno tentato di sparare dal Libano e di aver distrutto un posto di osservazione della milizia filoiraniana. Lo riferisce Haaretz.
Il presidente israeliano Netanyahu “non è più una persona con cui parlare”, è il commento del presidente turco, Recep
Tayyip Erdogan.
L’Alto Commissario Onu per i diritti umani Volker Turk ha deplorato il “forte aumento di odio” nel mondo dopo il 7 ottobre: “L’impatto di questa crisi si è riverberato ovunque, disumanizzando sia i palestinesi che gli ebrei. Stiamo assistendo ad un aumento significativo dell’incitamento all’odio, della violenza e della discriminazione, ad un approfondimento delle fratture sociali e della polarizzazione”, ha sottolineato.
Per il quarto giorno consecutivo il valico di Rafah tra Gaza e l’Egitto apre per l’uscita di stranieri, bi-nazionali e feriti palestinesi. Lo si apprende da fonti locali secondo cui si tratterebbe di 730 cittadini stranieri: sono 55 egiziani, 386
americani,112 britannici, 77 francese, 151 tedeschi.
La proposta di un corridoio umanitario via mare con base a Cipro per portare tramite navi gli aiuti ai civili di Gaza, lanciata al vertice Ue del 26-27 ottobre, avrebbe l’approvazione di Israele alla condizione di “poter controllare i container a Cipro”. Lo spiegano fonti europee a un gruppo ristretto di media, tra cui il pool di agenzie di stampa della European Newsroom. Da oltre una settimana l’Ue lavora “intensamente” con Cipro per cercare di “stabilire il corridoio marittimo per gli aiuti” diretti alla Striscia senza più passaggi intermedi dall’Egitto, spiegano le stesse fonti.
Stefania Losito