Gianni Morandi torna spesso a sud per le sue vacanze e lo ha fatto anche quest’anno. Con l’inseparabile moglie Anna che lo ha fotografato tra le bellezze che hanno visitato, Gianni ha fatto un giro per turistico che è cominciato dalla Basilicata. Prima tappa Matera dove ha portato sua moglie per la prima volta. Ogni tappa del viaggio è stata rigorosamemte documentata sui social. Della città dei sassi ha scritto: “Visita nella bellissima Matera, la città famosa per i “sassi”, le case scavate nella roccia. Ci sono passato molte volte, sia come turista, sia per fare uno spettacolo. Per Anna, invece, questa è la prima volta ma dice che non sarà l’ultima…”.
I due si sono poi spostati ad Altamura dove, scrive Gianni, prima di ripartire si sono concessi un piatto di spaghetti al pomodoro a casa di un amico. Dal 5 luglio Anna e Gianni sono stati in salento. Lecce, scrive Morandi, “è una città incantevole. La prima volta che venni da queste parti avevo poco più di vent’anni. Oggi è una vera gioia rivedere la vecchia Lecce ripulita e ristrutturata, le mura urbiche, Santa Croce, Porta Napoli, sant’Oronzo e tanto altro”.
In Salento non sono mancati gli incontri con gli amici. Così, ha fatto visita a Cellino san Marco nella tenuta di Al Bano, documentata da foto dei due cantanti con le rispettive compagne e ringraziamenti al cantante pugliese per la “solita grande ospitalità”. A Galatina, Gianni ha incontrato la cantante Giorgia. Si tratta di un incontro assolutamente casuale avvenuto in piazza san Pietro. Ha scritto Gianni a commento della foto in cui i due cantanti indossano la mascherina: “Conosco Giorgia da molto tempo e la ammiro per il suo grande talento e la sua simpatia”. In salento Gianni e la moglie hanno soggiornato in una masseria a 150metri dal mare di Gallipoli, un posto che appartiene al cuore dei due coniugi perchè vi soggiornarono la prima volta quando il figlio Pietro non aveva compiuto nemmmeno un anno.
Dal Salento Gianni Morandi risale per continuare il suo viaggio e arriva a Polignano a Mare dove, come ogni turista che si rispetti, non manca di fotografarsi sotto la statua di Domenico Modugno con grande emozione. Così scrive: ” È stato piuttosto emozionante farmi scattare questa fotografia, a Polignano a mare… Domenico Modugno l’ho visto per la prima volta in TV, al Festival di Sanremo del 1958, poi l’ho conosciuto molto bene qualche anno dopo. Lui era legato da profonda amicizia con il mio produttore e autore Franco Migliacci, con il quale aveva scritto “Nel blu dipinto di blu”, vincendo il Festival di Sanremo. Fu proprio Franco a presentarmi a lui, quasi a chiedergli cosa ne pensasse di questo ragazzino bolognese che aveva appena scoperto. Erano gli anni dei suoi grandi successi, anche internazionali (pensate che negli Stati Uniti era molto famoso, lo chiamavano “Mister Volare”), mentre io stavo facendo i miei primi passi nel mondo della musica. Mi trattava con simpatia, mi dava consigli, mi diceva addirittura come vestirmi, o come muovermi sul palco. Era una persona piena di carisma ed entusiasmo, con una energia incredibile, scriveva e interpretava le sue grandi canzoni, alternando il ruolo di cantante con quello di attore, sia in teatro che al cinema e naturalmente in televisione. Con il passare degli anni, poi ci siamo ritrovati in diversi contesti, a Canzonissima, al festival di Sanremo, al Cantaeuropa, in giro per le capitali europee. Modugno, con “Volare”, ha rivoluzionato la canzone italiana, l’ha rivitalizzata, cambiata, è stato un vero innovatore. Da quel famoso Sanremo del 1958, niente è stato più come prima. Ci ha lasciato canzoni indimenticabili, che hanno fatto la storia e rimarranno per sempre nella nostra memoria. Ecco perché, mentre facevo la foto sotto la sua statua, aprendo le braccia per imitarlo, mi è passata davanti agli occhi una parte molto importante della mia vita e ho provato una forte emozione”.
Angela Tangorra