I crisantemi in testa alle preferenze. Vivai in difficoltà per i costi raddoppiati
La ricorrenza del due novembre resta una tra le più radicate in Italia e, anche quest’anno, il 69% degli italiani ha deciso di acquistare piante o fiori in occasione di questa giornata.
I fiori più richiesti sono i crisantemi con prezzi che vanno da 1,5 ai 3 euro ma possono arrivare oltre i 20 euro se si tratta di vasi o mazzi di fiori. Il dato emerge da una indagine condotta sul sito coldiretti.it.
Il due novembre è per la floricoltura italiana la giornata più importante . In questa occasione si realizza un quinto del fatturato che quest’anno sarà, inevitabilmente, condizionato dalla drammatica crisi scatenata dall’aumento dei costi di produzione legato alla guerra in Ucraina. A causa dei rincari energetici le spese per i vivai sono in media raddoppiate (+95%) con punte che vanno dal +250% per i fertilizzanti al +110% per il gasolio o il +1200% per il metano per il riscaldamento delle serre”, secondo l’analisi Coldiretti. Ma gli incrementi colpiscono anche gli imballaggi, continua Coldiretti, dalla plastica per i vasetti dei fiori (+72%) al vetro (+40%) fino alla carta (+31%) per i quali peraltro si allungano anche i tempi di consegna, in qualche caso addirittura quintuplicati. Inoltre sono esplose anche le spese di trasporto in un paese come l’Italia dove l’85% delle merci viaggia su gomma.
Il florovivaismo, rimarca la Coldiretti, è, un comparto strategico per il Paese che vale 2,5 miliardi di euro e garantisce 200mila posti con 30mila ettari di territorio coltivati da 21.500 imprese coinvolte fra produzione di piante e fiori in vaso (14mila) e quelle di piantine da trapianto (7.500).
Angela Tangorra