Lo studio evidenzia il declino delle comunità di volatili
Gli uccelli cantano sempre di meno e questo fenomeno è significativo dle declino delle comunità di volatili. Diminuiscono i suoni emessi e gli uccelli si esibiscono in performance più quiete e meno varie. Lo evidenzia uno studio, pubblicato sulla
rivista Nature Communications, condotto dagli scienziati dell’Università dell’East Anglia, che hanno esaminato le registrazioni dei canti degli uccelli degli ultimi 25 anni per
ricostruire i paesaggi sonori degli uccelli in Nord America ed Europa. Il team, guidato da Simon Butler, ha raccolto record annuali di specie di uccelli e dati ottenuti dal monitoraggio da parte degli amatori in una serie di progetti di citizen science.
Stando ai risultati dell’indagine, si nota un calo nella complessità acustica degli ambienti a causa della riduzione della ricchezza e dell’abbondanza delle specie di uccelli. I vari paesaggi sembrano essere diventati più silenziosi e meno vari nelle performance degli animali. Gli esperti sottolineano che saranno necessari ulteriori sforzi di conservazione per prevenire un ulteriore deterioramento dei paesaggi sonori naturali, il che potrebbe essere legato anche al benessere umano. Le attività antropiche hanno causato una
diminuzione rilevante delle popolazioni di uccelli e della biodiversità di moltissime specie. I paesaggi sonori naturali, concludono gli studiosi, svolgono un ruolo chiave nel mantenere un legame con l’ambiente e il canto degli uccelli contribuisce
significativamente al grado di rilassamento e coinvolgimento emotivo di queste situazioni.