Il sondaggio 2023 sul gradimento dei governatori regionali e dei sindaci del Sole 24ore premia il sindaco di Milano Giuseppe Sala: è il più amato d’Italia battendo il record di consensi tra i primi cittadini del centrosinistra. Dopo dodici anni di primato indiscusso, il governatore regionale del Veneto, Zaia (68,5%), viene superato e scende in seconda posizione: al primo posto, di un soffio, lo supera Stefania Bonaccini (69%).
Antonio Decaro è il primo sindaco del sud, al terzo posto sul podio ma con due punti in meno rispetto al giorno delle elezioni. il tarantino Melucci 37esimo,a pari merito con la sindaca di andria Giovanna Bruno, penultimo il primo cittadino di Lecce Carlo Salvemini, seguito soltanto dal sindaco di potenza guarente dove a pesare sono i conti del bilancio. il materano Bennardi perde il 17,5% e si piazza 67esimo. Peggio fa soltanto il sindaco di Campobasso Gravina che perde il 22%. Va detto che quest’anno soltanto 29 sindaci migliorano le performance di gradimento rispetto al dato elettorale e, tra questi, non vi sono pugliesi né lucani.
Tra i presidenti di Regione, il pugliese Emiliano si piazza 16esimo, con meno tre punti, mentre il governatore lucano Bardi ne guadagna 7,5, compiendo un balzo significativo rispetto agli altri e piazzandosi 12esimo.
Nella Top Ten dei governatori va sottolineato il nono posto di Vincenzo De Luca, presidente della Campania, il quale, pur perdendo 15 punti rispetto al suo risultato nelle urne, conserva l’ampio e consistente consenso del 54,5% dei campani.
“Si può affermare – dice Antonio Noto, direttore di Noto Sondaggi – che nel giudizio della comunità cala il ‘pregiudizio’ della appartenenza politica. Chi governa è valutato più per l’attività amministrativa che per il partito di appartenenza. Il fatto che i due vincitori del Governance Poll 2023 appartengano ad uno schieramento diverso dalla maggioranza di governo è una ulteriore indicatore di come il riferimento politico dell’amministratore passi in secondo piano rispetto alle sue capacità di gestione. In pratica, il filo che lega Bonaccini e Sala non è la coalizione di centrosinistra, ma quello di essere percepiti dalla popolazione come i difensori di tutta l’opinione pubblica, indipendentemente dalle ideologie, e portatori di interesse degli stessi cittadini. È questo il fattore che decreta il successo del consenso”.
METODOLOGIA. Il Governance Poll 2023 ha preso in considerazione 87 comuni capoluogo di provincia e le Regioni in cui vige la regola dell’elezione diretta, tranne il Molise dove si è votato a giugno. I comuni non testati sono quelli che hanno eletto il sindaco a maggio-giugno 2023 o commissariati o retti dal vicesindaco. Le interviste sono state effettuate tra maggio e giugno 2023 utilizzando sistemi misti: Cati, Cawi ed il sistema Tempo Reale di creazione dell’Istituto demoscopico Noto Sondaggi. La numerosità campionaria in ogni Regione è stata di 1.000 soggetti e di 600 elettori in ogni Comune, disaggregati per genere, età ed area di residenza. Il committente è Il Sole 24 Ore.
REAZIONI – “Il lavoro è appena all’inizio, c’è tanto da fare e nessuno vuole tornare indietro”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi (centrodestra), riferendosi ai risultati del Governance Poll 2023, realizzato per il diciannovesimo anno consecutivo dall’Istituto demoscopico ‘Noto Sondaggi’ per il Sole 24 Ore.
Il governatore lucano, eletto nel 2019 (le prossime Regionali sono previste nel 2024), con il consenso del 47,5 (in aumento rispetto al 40,5 del 2022), è al 12/o posto della graduatoria generale. E rispetto al giorno delle elezioni,
il presidente della Regione Basilicata ha fatto registrare un +5,3% che lo pone al quarto posto di quella graduatoria.
“Il sondaggio del Sole 24 ore – ha aggiunto Bardi – riconosce il cambio di passo dell’ultimo anno ma soprattutto la grande responsabilità che abbiamo – io in primis – nei confronti dei lucani”.
Stefania Losito