Le sirene di allarme hanno suonato ripetutamente a Tel Aviv per il lancio di razzi provenienti da Gaza. Una salva è stata lanciata nell’area in cui si trova l’aeroporto “Ben Gurion” della città israeliana. Nella giornata di oggi si sono intanto registrati numerosi attacchi dell’esercito israeliano su larga scala contro obiettivi di Hamas con un raid aereo che ha colpito il valico di Rafah, tra Gaza e l’Egitto. Le Nazioni Unite hanno lanciato un monito allo Stato ebraico, invitando a evitare l’assedio totale, mentre Hamas si dice pronta a combattere una lunga guerra e ha fatto sapere che non tratterà sulla liberazione degli ostaggi fino alla fine del conflitto. La stessa organizzazione islamica ha lanciato un ultimatum agli abitanti di Ashkelon, circa 50 chilometri a sud di Tel Aviv, invitandoli a lasciare la città entro le 16 italiane. L’esercito israeliano, intanto, sta invitando i palestinesi a lasciare Gaza per l’Egitto e ha postato un video in cui si vede un razzo centrare in pieno un gruppo di miliziani. Prosegue, intanto, il rientro degli italiani da Israele a bordo di voli militari, mentre il figlio di una coppia italo-israeliana dispersa ha lanciato un appello affinché vengano ritrovati i genitori. I nomi della coppia, al momento, non compaiono nell’elenco delle vittime del conflitto.
Intanto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha visitato la sinagoga di Roma. “Nella caccia ai civili, nel rastrellamento di bambini e giovani c’è l’odio verso l’intero popolo”, ha affermato la premier, aggiungendo che anche in Italia occorre intensificare la protezione dei cittadini di religione ebraica per scongiurare il rischio di “emulazione degli atti criminali di Hamas”. Va diritto, ha poi sottolineato Meloni, il diritto all’esistenza e alla difesa di Israele. Solidarietà al popolo ebraico è stata espressa anche da Papa Francesco, che ha telefonato al parroco di Gaza esprimendogli la sua vicinanza e la sua preghiera. Sempre a Gaza, secondo quanto riferito in un’informativa alla Camera dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sono presenti dieci italiani, tra cui una bambina. Il titolare della Farnesina domani sarà al Cairo, in Egitto, per incontrare il presidente Al Sisi, il ministro degli Esteri, Shoukry, e il segretario della Lega Araba, Aboul Gheit. “L’Egitto”, ha sottolineato Tajani, “è un interlocutore cruciale e può svolgere , come ha già fatto in passato, un ruolo fondamentale di tramite con Hamas in situazioni di crisi, anche per favorire una trattativa sugli ostaggi”. Tajani ha anche aggiunto che per disinnescare la crisi si può “contare anche sul contributo costruttivo di Arabia Saudita e Giordania”.
Da Mosca il presidente russo, Vladimir Putin, ha ribadito che per risolvere il conflitto è necessaria “l’attuazione della risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu sulla creazione di uno Stato palestinese sovrano e indipendente”. Secondo il Cremlino, la recrudescenza in atto in Medio Oriente è “un ottimo esempio del fallimento della politica degli Stati Uniti” in quell’area. L’Unione Europea, dal canto suo, condanna qualunque attacco ai civili. “Israele”, secondo l’Alto rappresentante per la Politica estera, Borrell, “ha il diritto di difendersi, ma va fatto in linea con il diritto internazionale”. Borrell ha poi sollecitato il rilascio degli ostaggi e che ci sia accesso a cibo, acqua e medicine.
Vincenzo Murgolo