Israele e Hamas hanno raggiunto un’intesa di base sulla maggior parte dei termini dell’accordo relativo al cessate il fuoco e alla liberazione degli ostaggi. È quanto scrive il giornale israeliano Haaretz, citando una fonte che ha familiarità con i negoziati. L’accordo, a quanto si apprende, durerà 35 giorni, durante i quali verranno rilasciati tutti gli ostaggi israeliani. A sua volta Israele rilascerà i prigionieri palestinesi e fornirà aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. Secondo la fonte, l’unica questione irrisolta è se nell’accordo verrà dichiarato un cessate il fuoco completo, una richiesta di Hamas che Israele rifiuta. Il movimento islamista palestinese, dal canto suo, ha fatto sapere che, in caso di cessate il fuoco ordinato dalla Corte internazionale di Giustizia dell’Aja, i miliziani palestinesi si atterranno alla decisione se la rispetterà anche Israele. “Il nemico sionista”, si legge in una dichiarazione pubblicata da Hamas sul suo canale ufficiale Telegram, “deve porre fine al suo assedio di Gaza durato 18 anni e fornire tutti gli aiuti necessari per la popolazione”.
La stessa Corte internazionale di Giustizia dell’Aja si pronuncerà oggi sull’accusa di genocidio nella Striscia di Gaza presentata dal Sudafrica. “Ci aspettiamo che la Corte respinga le false accuse”, ha dichiarato la portavoce del governo israeliano per i media esteri, Eylon Levi. Tra le richieste del Sudafrica c’è quella che la Corte ingiunga a Israele di fermare le ostilità nella Striscia.
Intanto l’emittente araba ‘Al Jazeera’ ha riferito ieri che sono almeno 11 i morti in un raid aereo israeliano nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Sriscia di Gaza. Tra le vittime, a quanto si apprende, ci sarebbero un giornalista e alcuni componenti della sua famiglia.
Vincenzo Murgolo