Continuano gli attacchi russi in Ucraina nella 32esima giornata di guerra. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati oltre 30 bombardamenti a complessi residenziali e infrastrutture nella regione di Kiev. Kiev denuncia l’uso da parte di Mosca di ordigni a grappolo in una zona residenziale nella regione di Donetsk e riferisce della morte di un altro generale russo. Il presidente ucraino Zelensky chiede intanto più armi e accusa l’Occidente di “non avere abbastanza coraggio” quando si tratta di aiutare Kiev.
Il segretario di Stato americano Anthony Blinken assicura che “gli Usa non hanno alcuna strategia per un cambio di regime in Russia”. Lo ha detto all’indomani dello scontro con Mosca innescato dalle parole di Biden, secondo cui il leader russo Putin, definito macellaio, “non può restare al potere”. Blinken ha spiegato che ieri sera è stato sottolineato “semplicemente che Putin non può avere il potere di fare una guerra o impegnarsi in aggressioni”. Il presidente francese Macron ha commentato: “Non si deve alimentare un’ escalation di parole o azioni, non userei la parola macellaio’.
Cresce ancora il numero dei rifugiati fuggiti dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione da parte dell’esercito russo: è salito a 3.821.049 secondo l’Unhcr, mentre circa 13 milioni di persone risultano bloccate nelle zone colpite all’interno del Paese dai combattimenti in corso. In Italia sono giunti finora 71.940 profughi: 37.082 donne, 6.661 uomini e 28.197 minori. Le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna.
Nuova invettiva di Papa Francesco contro la guerra. Il Pontefice ha ricordato che è passato più di un mese dall’inizio del conflitto e ha sollecitato a ripudiare quello che è un luogo di morte “dove padri e madri seppelliscono i figli, dove gli uomini uccidono i loro fratelli senza averli nemmeno visti, dove i potenti decidono e i poveri muoiono”. Una guerra, dice, “crudele e insensata”, che come ogni guerra “è una sconfitta per tutti”.
Il prossimo round di colloqui tra Ucraina e Federazione Russa si svolgerà in presenza da domani al 30 marzo in Turchia. Ad annunciarlo uno dei membri della delegazione ucraina, David Arahamiya, su Facebook. “Oggi, al round di colloqui in video – ha affermato – è stato deciso di tenere il prossimo round in presenza in Turchia”.
Michela Lopez