Continuano ad arrivare i messaggi di cordoglio per la morte di Gino Strada, 73enne fondatore nel 1994 di Emergency, con cui ha salvato 11 milioni di persone in 19 Paesi del mondo. Sono parole di grande commozione quelle dell’arcivescovo della diocesi di Bari-Bitonto, monsignor Giuseppe Satriano. “Una vita donata per gli uomini lacerati dalla guerra e dilaniati dall’arroganza dell’egoismo – scrive Satriano in una lettera ai sacerdoti, alla vigilia della
solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria – una spina nel fianco della opulenta indifferenza di tanti: una grave perdita per l’umanità. Abbiamo uno struggente bisogno di umanità”. Già ieri il presidente della Regione Puglia e vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Michele Emiliano, lo aveva ricordato con un post sui social: “Una vita dedicata alla cura degli altri, ad aiutare chi è più fragile, a dare voce alle grandi battaglie di uguaglianza e di giustizia nel mondo”. Gli ha fatto eco anche Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci. “Prima che un medico, prima che il fondatore di Emergency, Gino Strada è stato uno straordinario cittadino del mondo – si legge su Facebook – Gino Strada ci rende orgogliosi di essere italiani”. Per il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, Strada è “l’uomo che ha praticato, non teorizzato, la sanità pubblica universale”.
Stefania Losito