Scienziati e politici divisi, ma potrebbe essere utile per la riapertura delle discoteche
Il Green Pass in stile francese non convince la politica italiana, anche se non tutti sono contrari a prescindere. In Francia il pass che attesta la vaccinazione o un tampone negativo, è stato imposto dal presidente Macron non solo per l’ingresso agli eventi, ma anche per salire su treni e autobus o per entrare in bar, ristoranti e centri commerciali.
La risposta, oltralpe, è stata quella che si voleva perseguire: picco di prenotazioni per le vaccinazioni, soprattutto tra i più giovani.
Per questo motivo anche in Italia si sta facendo strada l’idea di incrementare l’utilizzo del Green Pass, se non proprio in stile francese, ma almeno fissando paletti ancora più selettivi: ad esempio concederlo solo a chi ha ricevuto la seconda dose o per entrare in luoghi con più di 50 persone.
Secondo alcune fonti di governo questa possibilità sarà oggetto di discussione e valutazione nei prossimi giorni. E comunque, in Italia, il Green Pass viene già utilizzato in molti ambiti come la partecipazione ai matrimoni o l’ingresso in Rsa, stadi ed eventi. Inoltre, viene specificato, la Francia ha dovuto utilizzare le “maniere forti” perché indietro con le vaccinazioni rispetto all’Italia.
E infatti il ministro Maria Stella Gelmini ammette che potrebbe esserci una “via italiana” per ampliare l’utilizzo del Green Pass, senza prendere spunto da altri Paesi.
Un’eventualità, in ogni caso, che vede più favorevoli gli scienziati dei politici, perché potrebbe davvero convincere i più restii a vaccinarsi, soprattutto dai 18 ai 40 anni. Ma non solo, perché il commissario per l’emergenza Figliuolo ha sottolineato che, in Italia, ci sono ancora due milioni e mezzo di 60enni non vaccinati e quindi molto a rischio.
Tra i più critici ci sono Matteo Salvini e Giorgia Meloni. È un’ipotesi “raggelante – ha detto la presidente di Fratelli d’Italia – ultimo passo per la realizzazione di una società orwelliana, una follia anticostituzionale che respingiamo con forza”.
Più aperti all’introduzione della linea Macron il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle e Leu con il ministro della Salute Roberto Speranza. Anche se ci sono resistenze interne anche a questi partiti. Forza Italia resta, invece, più cauta.
Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, spinge per applicare sul serio il Green Pass e propone di eliminare la quarantena per chi ha ricevuto due dosi. Un metodo che, secondo Sileri, funzionerebbe anche per far riaprire le discoteche.
Gianvito Magistà