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Il saluto di Mattarella: “Non mi sono mai sentito solo in sette anni”

L’ultimo messaggio del presidente della repubblica che ringrazia gli scienziati. Ai giovani: “Prendetevi il vostro futuro”

 Sergio Mattarella ha parlato l’ultimo dell’anno agli italiani. Lo ha fatto collegandosi dalle stanze del Quirinale per l’ultima volta nei sette anni del suo mandato. Come un nonno che lascia la mano della sua nipotina perché è cresciuta e può camminare da sola, Sergio Mattarella dice:  “Se guardo al cammino che abbiamo fatto insieme in questi sette anni nutro fiducia. L’Italia crescerà. E lo farà quanto più avrà coscienza del comune destino del nostro popolo, e dei popoli europei”. Un discorso breve, pronunciato per la prima volta in piedi. Innanzitutto Mattarella ha espresso il suo “grazie” agli italiani perché negli anni scorsi hanno mostrato coesione: “Anche nei momenti più bui, non mi sono mai sentito solo”. Toccante la parte dedicata ai giovani, con la citazione del messaggio del professor Carmina, morto nella tragedia di Ravanusa  e l’invito a avere fiducia e non scoraggiarsi: “Prendetevi il vostro futuro”, dice Mattarella.

Non potevano mancare parole dedicate all’emergenza che viviamo a causa della pandemia da Covid19. Mattarella ha sottolineato “i meriti di chi, fidandosi della scienza e delle istituzioni, ha scelto di vaccinarsi: la quasi totalità degli italiani, che voglio, ancora una volta, ringraziare per la maturità  e per il senso di responsabilità dimostrati. Sprecare l’opportunità di vaccinarsi è anche un’offesa a chi non l’ha avuta e a chi non riesce oggi ad averla”.

Poi le parole sul suo ruolo e la Costituzione: “La Costituzione affida al capo dello Stato il compito di rappresentare l’unità nazionale. Questo compito – che ho cercato di assolvere con impegno – è stato facilitato dalla coscienza del legame, essenziale in democrazia, che esiste tra istituzioni e società; e che la nostra Costituzione disegna in modo così puntuale. Questo legame va continuamente rinsaldato dall’azione responsabile, dalla lealtà di chi si trova a svolgere pro-tempore un incarico pubblico, a tutti i livelli. Ma non potrebbe resistere senza il sostegno proveniente dai cittadini. Unità istituzionale e unità morale sono le due espressioni di quel che ci tiene insieme. Di ciò su cui si fonda la Repubblica”, ha aggiunto.

Angela Tangorra

@credits: immagine dal profilo Instagram Quirinale

 
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